Papa: dopo Pentecoste la ‘memoria’ della Vergine Maria, Madre della Chiesa

Un decreto ne stabilisce l’inserimento nel Calendario romano generale. La celebrazione ora decisa da Francesco “ci aiuterà a ricordare che la vita cristiana, per crescere, deve essere ancorata al mistero della Croce, all’oblazione di Cristo nel convito eucaristico, alla Vergine offerente, Madre del Redentore e dei redenti”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Il lunedì dopo Pentecoste tutta la Chiesa cattolica celebrerà la beata Vergine Maria, Madre della Chiesa. Lo ha deciso un decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, reso pubblico oggi, che inserisce tale memoria venga inserita nel Calendario romano generale.

Il documento afferma che papa Francesco lo ha stabilito “considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa nei Pastori, nei religiosi e nei fedeli, come anche della genuina pietà mariana”.

E’ stato Paolo VI che, il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima», e stabilì che «l’intero popolo cristiano rendesse sempre più onore alla Madre di Dio con questo soavissimo nome».

La celebrazione ora decisa da Francesco “ci aiuterà a ricordare che la vita cristiana, per crescere, deve essere ancorata al mistero della Croce, all’oblazione di Cristo nel convito eucaristico, alla Vergine offerente, Madre del Redentore e dei redenti”.

“Tale memoria dovrà quindi apparire in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore; i relativi testi liturgici sono allegati a questo decreto e le loro traduzioni, approvate dalle Conferenze Episcopali, saranno pubblicate dopo la conferma di questo Dicastero. Dove la celebrazione della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, a norma del diritto particolare approvato, già si celebra in un giorno diverso con un grado liturgico più elevato, anche in futuro può essere celebrata nel medesimo modo”.