Papa Francesco conferisce l’episcopato a tre nuovi nunzi: La preghiera è il primo compito

Essi sono: mons. Waldemar Stanisław Sommertag, nunzio in Nicaragua; mons. Alfred Xuereb, nunzio apostolico in Corea e Mongolia; mons. José Avelino Bettencourt, nunzio in Armenia e Georgia. Il papa ha sottolineato che il vescovo ha una missione “per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio” e ha subito aggiunto con enfasi: “Non per gli affari, per la politica, per le altre cose”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – “I vescovi hanno un primissimo compito: la preghiera”: lo ha ricordato oggi papa Francesco ordinando come arcivescovi titolari tre sacerdoti della Curia romana, a cui è stato affidato il compito di nunzio apostolico.

Si tratta di mons. Waldemar Stanisław Sommertag 50 anni, del clero della diocesi di Pelplin (Polonia), nominato nunzio in Nicaragua (foto 3); mons. Alfred Xuereb, 59 anni, del clero della diocesi di Gozo (Malta), già segretario particolare di Benedetto XVI e papa Francesco (v. foto 1), ora nominato nunzio apostolico in Corea e Mongolia; mons. José Avelino Bettencourt, 56 anni, di origine portoghese, del clero dell’arcidiocesi di Ottawa (Canada), nominato nunzio in Armenia e Georgia (v. foto 2).

La cerimonia si è svolta all’altare della Confessione, nel centro della basilica di san Pietro in occasione della solennità di san Giuseppe. Con il papa hanno concelebrato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, e il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, oltre a decine di altri vescovi e cardinali.

Come già in diversi casi simili, l’omelia pronunciata dal pontefice ricalca quella prevista nel rituale del Pontificale romano per le ordinazioni dei vescovi, con qualche aggiunta ed enfasi significative.

Oltre alla sottolineatura sulla preghiera come “primissimo compito” del vescovo, papa Francesco, citando la lettera agli Ebrei (5,1), ha affermato che “ogni sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio” e ha subito aggiunto con enfasi: “Non per gli affari, per la politica, per le altre cose”.

Chiedendo ai candidati di essere testimoni dell’amore del Buon Pastore, Francesco ha aggiunto: “Amate tutti quelli che il Signore vi affida: siate vicini ai sacerdoti, ogni giorno, ma [siate vicini] anche ai poveri, agli indifesi”. E infine, dato il compito di nunzio a loro affidato il papa ha chiesto di testimoniare “la sollecitudine per tutte le Chiese”, alle quali mostrare sempre vicinanza e solidarietà.