Pyongyang positiva sul dialogo con Seoul: ‘Prova di fiducia e forza’

Ma i media di Stato negano che sia il risultato di pressioni e sanzioni: “Sciocchezze prive di significato come un cane che abbaia alla luna”. In programma il prossimo mese i colloqui tra le due Coree. Anche il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che incontrerà Kim entro la fine di maggio.


Pyongyang (AsiaNews/Agenzie) – Le recenti mosse della Corea del Nord per allentare le tensioni nella penisola coreana sono “prova di fiducia e forza della nazione, non un segno di debolezza”. È quanto affermano i media di Stato del Nord, alimentando le speranze del presidente sudcoreano Moon Jae-in di tenere un vertice a tre con Pyongyang e Washington.

Dopo una frenetica attività diplomatica tra Asia, Europa e Stati Uniti, Seoul si prepara ai colloqui che il prossimo mese riuniranno Moon Jae-in ed il leader nordcoreano Kim Jong-un. Anche il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che incontrerà Kim entro la fine di maggio. “Un vertice nordcoreano-statunitense, a seguito di un vertice intercoreano, sarebbe di per sé un evento storico”, ha dichiarato oggi Moon al termine di una riunione preparatoria al vertice del mese prossimo. “A seconda dei progressi – ha aggiunto il presidente – potrebbe portare ad un summit a tre tra Sud, Nord e Stati Uniti”.

La Corea del Nord non ha segnalato alcuna attività pubblica da parte di Kim dal 6 marzo, quando il leader ha incontrato una una delegazione della Corea del Sud. Tuttavia, una dichiarazione dell'agenzia di stampa statale Kcna ieri ha negato i sospetti che le sanzioni economiche abbiano costretto il Paese al tavolo dei negoziati. La nota della Kcna non menziona in modo diretto i vertici dello Stato, ma rileva “l'atmosfera drammatica per la riconciliazione” con il Sud ed “un segno di cambiamento” con gli Stati Uniti.

L’agenzia sottolinea che le aperture di Pyongyang derivano da una posizione di forza, non di debolezza, nonostante la nazione affronti un'intensa pressione internazionale e rigide sanzioni economiche contro il suo programma nucleare. “L’offensiva della Repubblica Popolare Democratica di Corea per un dialogo di pace è un'espressione di fiducia in sé stessa, in quanto ha già acquisito tutto ciò che desidera”, si legge nel documento.

La Kcna inoltre attacca i falchi a Washington, Seoul e Tokyo per aver messo in discussione la sincerità e le motivazioni dietro la volontà del Nord di fare un passo indietro. “Sciocchezze come 'risultato di sanzioni e pressioni’, messe in circolazione da forze ostili, sono prive di significato come un cane che abbaia alla luna”, conclude l’organo di stampa, invitando alla “prudenza” tutte le parti coinvolte nei dialoghi.

Poche ore prima della pubblicazione della nota, Washington e Seoul avevano annunciato che le due annuali esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud cominceranno il 23 marzo ed il 1° aprile. Di norma, le due esercitazioni si svolgono fra febbraio e marzo. Quest’anno, il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha chiesto ed ottenuto dalla controparte americana di rimandarle a dopo la fine delle Olimpiadi e Paraolimpiadi di PyeongChang, riducendone la durata. Sebbene si parli di esercizi “coerenti” con quelli del passato, è prevedibile che i due eserciti mantengano un profilo basso, per non sabotare la ripresa dei dialoghi con la Corea del Nord.