Lee Ching-yu in carcere per visitare il marito, attivista taiwanese prigioniero di Pechino

È previsto per oggi l’incontro tra i due. Lee Ming-che sta scontando in prigione una pena di cinque anni per “sovversione”. Il 19 marzo 2017 era scomparso mentre entrava da Macao in Cina. Per oltre 170 giorni Pechino non ha voluto dire dove egli si trovasse.


Taipei (AsiaNews/Agenzie) – La moglie di un attivista taiwanese per i diritti umani, incarcerato nella Cina continentale, per la prima volta ottiene il permesso di visitarlo in prigione, in un caso che ha messo a dura prova le relazioni tra i due Paesi. La Taiwan Association for Human Rights riferisce che ieri Lee Ching-yu (foto) ha lasciato Taiwan per incontrare il marito Lee Ming-cheh quest’oggi nel carcere di Changsha, capitale della provincia cinese centrale di Hunan.

Lee Ming-che sta scontando in prigione una pena di cinque anni per “sovversione” a seguito di un processo tenutosi nel settembre 2017, che la moglie ha definito uno “spettacolo politico”. Secondo il governo di Pechino egli stava cooperando con un cittadino cinese per attaccare le autorità e promuovere una “democrazia in stile occidentale” su programmi di messaggistica e social media.

Il 43enne attivista è stato spesso in contatto con gruppi della società civile in Cina e via online ha condiviso con loro le “esperienze democratiche” a Taiwan, spedendo ad essi diversi libri. Il 19 marzo 2017 era scomparso mentre entrava da Macao in Cina, attraverso Zhuhai. Per oltre 170 giorni la Cina non ha mai voluto dire dove egli si trovasse e per lungo tempo anche sua moglie pensava fosse disperso. Il mese seguente,  Lee Ching-yu ha cercato di entrare in Cina per recuperare suo marito, ma le autorità cinesi le hanno revocato il permesso di entrata nel Paese.

La Central News Agency (Cna) di Taiwan dichiara che, tramite un'associazione d'affari taiwanese con base in Cina, lo scorso 22 marzo Pechino ha informato Lee che avrebbe emesso un documento unico che le avrebbe consentito di entrare nel Paese. Citando un funzionario, l’agenzia riporta che Lee è accompagnata da un funzionario della semi-ufficiale Straits Exchange Foundation (Sef) di Taiwan, organo che gestisce i rapporti con la terraferma. Il suo rientro è previsto per domani.