Diminuiscono in Vaticano le Segnalazioni di attività sospette di riciclaggio

Il calo evidenziato dall’annuale rapporto dell’Autorità di informazione finanziaria (AIF) della Santa Sede indica il “consolidamento delle misure adottate”. “Tale tendenza può essere letta positivamente poiché in parallelo è aumentata la qualità delle segnalazioni, mostrando una crescente consapevolezza e rafforzamento delle funzioni di controllo dei soggetti segnalanti”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – C’è “una progressiva diminuzione delle Segnalazioni di attività sospette (SAS)” in Vaticano, in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, passate dalle 207 del 2016 alle 150 del 2017. Il dato è stato presentato stamattina nel corso della  presentazione del Rapporto annuale dell’Autorità di informazione finanziaria (AIF) della Santa Sede sull'attività di informazione finanziaria e di vigilanza, sia in ambito prudenziale, sia per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

“Il 2017 - ha affermato René Brülhart, Presidente dell’AIF (a destra nella foto, insieme con Tommaso Di Ruzza). - è stato un anno di consolidamento e normalizzazione delle attività istituzionali”. “Consolidamento delle misure adottate per stabilire un quadro regolamentare efficace e una sua piena e sostenibile attuazione. Normalizzazione del sistema di segnalazione, che si può reputare solido”.

Il 2017 in definitiva ha confermato un solido sistema di segnalazione ed efficace attuazione del quadro regolamentare della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Inoltre, l’AIF ha mantenuto un approccio propositivo nella collaborazione e scambio di informazioni con le sue controparti estere nella lotta contro gli illeciti finanziari.

Il sistema ha registrato una progressiva diminuzione delle Segnalazioni di Attività sospette (SAS). Nel 2017 sono state inviate 150 Segnalazioni di Attività Sospette all’AIF, in confronto alle 207 dell’anno precedente. “Tale tendenza può essere letta positivamente poiché in parallelo è aumentata la qualità delle segnalazioni, mostrando una crescente consapevolezza e rafforzamento delle funzioni di controllo dei soggetti segnalanti”, ha affermato Tommaso Di Ruzza, direttore dell’AIF. Nel 2017, sono stati trasmessi 8 rapporti all’Ufficio del Promotore di giustizia vaticano per ulteriori indagini da parte delle competenti autorità di law enforcement. “Considerata la unicità della giurisdizione, la collaborazione internazionale è un elemento chiave dell’attività dell’AIF”, ha riferito Di Ruzza, indicando che “nel 2017, l’AIF ha siglato 19 Protocolli d’intesa con controparti di giurisdizioni estere e ha scambiato informazioni in 268 casi”.

Inoltre, il quadro regolamentare è stato ulteriormente rafforzato, in particolare con l’introduzione del Regolamento n. 2, che stabilisce norme in materia di dati e informazioni che accompagnano il trasferimento di fondi e requisiti tecnici su bonifici e addebiti diretti in Euro.

L’Autorità di Informazione Finanziaria è l’Autorità competente della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per la vigilanza e l’intelligence finanziaria in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché per la vigilanza prudenziale.

Istituita da Papa Benedetto XVI con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio del 30 dicembre 2010, l’AIF svolge le proprie attività istituzionali sulla base del nuovo Statuto promulgato da Papa Francesco con Motu Proprio del 15 novembre 2013 e della Legge n. XVIII dell’8 ottobre 2013.

L’AIF ha siglato Protocolli d’intesa con Autorità di vigilanza e Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Albania, Andorra, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Capo Verde, Cile, Cipro, Colombia, Cuba, Ecuador, Estonia, Francia, Germania, Ghana, Gibilterra, Guernsey, India, Isola di Man, Italia, Jersey, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, San Marino, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Svizzera, Taiwan (Repubblica di Cina), Ungheria.

L’AIF è membro del Gruppo Egmont dal 2013.