Mumbai, raduno per la pace a sostegno di donne e bambine vittime di violenza

La manifestazione si svolgerà domani nei sei decanati della Chiesa locale. Il ricordo di 14 storie di violenza durante la Via crucis del Venerdì Santo. “Mentre Cristo sulla croce è simbolo di vittoria, Maria ai piedi della croce è simbolo di coraggio, forza e resilienza del genere femminile”.


Mumbai (AsiaNews) – Un “raduno per la pace” a sostegno delle donne e bambine vittime d’ingiustizia, abusi e violenza. È l’iniziativa promossa dall’arcidiocesi di Mumbai che per domani, primo maggio, ha organizzato la manifestazione nei sei decanati della Chiesa locale.

I raduni si svolgeranno in contemporanea nelle dimore arcivescovili di Raigad, New Bombay, Bhayandar, South Bombay, Thane e Central Surburbs, dalle 5 alle 6 del pomeriggio (ora locale). Il messaggio che accumunerà tutte le manifestazioni è: “Perché siamo fratelli e sorelle, perché possiamo trasformare la situazione attraverso la nostra presenza, preghiera e azione. Perché a noi importa”.  

L’iniziativa cade in un momento di particolare sconvolgimento in India, dove da settimane vengono alla luce storie di violenze sessuali e maltrattamenti nei confronti di piccole bambine indifese. Tra i maggiori sostenitori della causa delle donne e delle bambine vi è p. Magi Murzello, rettore del St. Andrew’s College e preside della St. Andrew’s School. Nel giorno del Venerdì Santo egli ha organizzato una Via crucis dedicata alle donne e contro gli abusi nei loro confronti. Quest’anno, nelle 14 stazioni in cui si commemora la passione e la crocifissione di Cristo, l’educatore ha presentato le storie di 14 donne che si sono ribellate contro le violenze e spendono la loro vita per risollevare le sorti di altre vittime.

Ad AsiaNews il sacerdote spiega che “si tratta di donne ‘Sheroes’ (ossia: she-heros, eroine al femminile), vittime di attacchi con l’acido, violenza domestica, stupro, infanticidio, tratta, ‘omicidi d’onore’. Sono persone che hanno avuto la forza d’animo di raccogliere i pezzi della loro vita e andare avanti”.

Sul contributo dei cristiani, afferma: “Dobbiamo contrastare le forze distruttive nei confronti di donne e bambine, e celebrare il loro coraggio di dominare [tali forze]. La Chiesa cattolica è sempre stata in prima linea per la sicurezza, la difesa e l’emancipazione delle donne”. Poi ricorda che “mentre Cristo sulla croce è simbolo di vittoria, Maria ai piedi della croce è simbolo di coraggio, forza e resilienza del genere femminile”. (NC)