Giovani e vita religiosa: educatori si radunano all’Istituto Roncalli di Salatiga
di Mathias Hariyadi

Al centro del programma, alcune urgenze di cui tutti i “mentori” religiosi devono essere a conoscenza. Nell’era della comunicazione tecnologica è richiesto un approccio più “amichevole” nella formazione dei candidati. Molte sfide sono legate alla “cultura istantanea” dei millennials. Gli educatori religiosi sono messi alla prova da comportamenti non “adatti” alla vita religiosa.


Jakarta (AsiaNews) – Nel 50mo anniversario della sua fondazione, l’Istituto Roncalli ha convocato ogni istruttore religioso, nel noviziato o in qualsiasi altro livello di formazione, a Salatiga (Central Java). Gli educatori sono invitati a partecipare ad una sessione di “ricarica” insieme a personalità di diverse congregazioni, per condividere la propria esperienza pratica nell’educazione dei giovani alla vita religiosa (foto). Fratel Flavianus Ngardi Mtb, religioso di Yogyakarta, e suor Immaculata Sfic, di Pontianak (West Kalimantan), hanno condiviso con AsiaNews la loro esperienza nel programma speciale cui hanno appena partecipato a Salatiga. Cominciato il 26 aprile scorso, esso si articola in diverse sessioni e terminerà il prossimo 12 maggio. Entrambi i religiosi hanno preso parte alle attività rivolte ai “Junior Instructors”.

Parlando in qualità di principale fonte del programma per istruttori junior, p. Yamrewau Msf, maestro dei novizi dei missionari della Sacra Famiglia di Salatiga, spiega alcune urgenze di cui tutti i “mentori” religiosi, nel noviziato e nel postulato, dovrebbero essere a conoscenza. Il sacerdote evidenzia come nell’era della comunicazione tecnologica sia richiesto un approccio più “amichevole” nella formazione dei candidati alla vita religiosa. Inoltre, a differenza degli scorsi decenni, tra questi ultimi non vi sono solo coloro che provengono dai seminari minori, ma anche laici che intendono “cambiare” la propria vita e consacrarsi a Cristo.

Citando p. Yamrewau, fratel Flavianus afferma: “In questi tempi moderni, il networking e l'interconnessione sono molto importanti nel campo della formazione religiosa”. Altre sfide sono più legate alla “cultura istantanea” che tiene occupata la maggior parte dei giovani della “generazione millennial”. Essi non hanno familiarità con il “silentium”, sono restii a lasciarsi alle spalle il loro gadget moderni e sono soliti fuggire difficoltà e sfide che gli si pongono davanti. Fratel Flavianus e suor Immaculata riferiscono come, nelle sessioni di gruppo, tutti gli educatori religiosi siano messi alla prova da comportamenti non “adatti” alla vita religiosa. In passato, il “silentium magnum” era molto facile da mantenere, ma oggi è raro riscontrare quel tipo di “propensione”.

Citando alcuni punti chiave da condividere con i suoi gruppi di pari, fratel Flavianus spiega che i modelli di comportamento sono ancora molto importanti. I mentori religiosi sono chiamati ad essere figure dedite alla preghiera, in modo da poter praticare in modo consono il discernimento degli spiriti. Tuttavia, ciò non basta. In questi tempi moderni, i formatori necessitano anche di un po’ di senso dell'umorismo e di familiarità con le attuali tecnologie di comunicazione ed i loro dispositivi. Come richiesto dall'Istituto Roncalli, i gruppi di lavoro hanno espresso la raccomandazione che agli educatori religiosi siano impartite alcune nozioni di scrittura giornalistica. “La loro continua formazione è una questione urgente”, afferma fratel Flaviaus Ngardi. “Ciò include insegnamenti sulla catechesi digitale e informazioni complete sul modo di pensare della generazione millennial”.

(Hanno collaborato fratel Flavianus Ngardi Mtb e suor Immaculata Sfic).