Giubileo dei martiri vietnamiti: un pellegrinaggio in Terra Santa
di J.B. An Dang

Si svolge dal 19 giugno al 24 ottobre il Giubileo in ricordo dei 117 martiri vietnamiti. In ottobre si terranno due eventi speciali in Terra Santa: l’erezione della statua di Nostra Signora di La Vang e una messa nella chiesa delle Beatitudini. I timori per le tensioni israelo-palestinesi.


Ho Chi Minh City (AsiaNews) – La Conferenza episcopale del Vietnam ha da poco annunciato che le celebrazioni per il 30mo anniversario della canonizzazione dei 117 martiri vietnamiti dureranno dal 19 giugno al 24 novembre 2018, giorno in cui cade la festa di tali martiri. Tra le varie iniziative da tenersi durante il Giubileo, i vescovi incoraggiano i fedeli ad andare in pellegrinaggio in Terra Santa. A questo sono invitati in particolare coloro che vivono all’estero e che per vari motivi hanno difficoltà a tornare in Vietnam. Da parte loro, gli stessi vescovi si recheranno nei medesimi luoghi in due eventi speciali.

Il primo sarà l’erezione della statua di Nostra Signora di La Vang nel giardino della chiesa di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza, situata a 756 metri di altezza, al confine settentrionale della città di Abu Gosh (al centro di Israele). Il prossimo 18 ottobre mons. Joseph Nguyễn Chí Linh, arcivescovo di Huế e presidente della Conferenza episcopale, presiederà la cerimonia di svelamento della statua.

La Vang, nella provincia di Quảng Trị, è il luogo in cui 220 anni fa la Madonna apparve per consolare i fedeli che erano scappati nella giungla per scampare all’ondata di persecuzioni.

Il secondo evento in Terra Santa si svolgerà il giorno successivo, 19 ottobre, quando mons. Nguyễn celebrerà una messa nella chiesa delle Beatitudini insieme ad altri vescovi dal Vietnam e della diaspora. Sarà l’occasione per benedire una stele dove sono iscritte le otto beatitudini in lingua vietnamita.

P. Paul Văn Chi, dell’arcidiocesi di Sydney, in Australia, accoglie con favore l’iniziativa e afferma che organizzerà un gruppo di pellegrini da tutto il Paese, che si recherà a Gerusalemme per l’evento. Poi domanda: “Quale miglior luogo per meditare sulle testimonianze dei martiri, se non lo stesso in cui per più di 2mila anni è stato mantenuto vivo il ricordo della nostra redenzione?”.

P. Anthony Nguyễn Hữu Quảng, salesiano che vive a Melbourne, ha visitato Israele tante volte da non riuscire a ricordare. Egli aggiunge: “Camminare sui passi di Gesù, Maria, Giuseppe e i discepoli ci aiuta a rafforzare la nostra fede e a capire il contesto in cui i cristiani vivono in Terra Santa”. “Come coloro che furono costretti – continua – ad abbandonare tutto ciò che avevano in cerca di libertà e di una vita con dignità, [anche] noi comprendiamo in modo chiaro il grido di protesta dei nostri fratelli e sorelle in Terra Santa, che continuano a soffrire a causa di difficoltà, sfide e insicurezza. Vogliamo mostrare loro la nostra vicinanza in modo concreto. I pellegrinaggi sono una forma di sostegno per la sopravvivenza di migliaia di famiglie cristiane”.

“Sarebbe meraviglioso – dice mons. Nguyễn – se riuscissimo ad organizzare un grande pellegrinaggio sia per i cattolici in Vietnam sia per quelli della diaspora”.

A causa del conflitto israelo-palestinese in corso, e soprattutto in seguito agli ultimi sviluppi delle proteste a Gaza e in Cisgiordania dopo la decisione del presidente americano Donald Trump di spostare l’ambasciata Usa a Gerusalemme, sono in molti ad essere preoccupati. In ogni modo, diversi gruppi di cattolici vietnamiti in Usa e Australia dichiarano che faranno del loro meglio per consentire lo svolgimento del pellegrinaggio in Terra Santa per l’occasione.