Sri Lanka, piogge torrenziali: otto morti e 38mila in pericolo
di Melani Manel Perera

Le raffiche di vento hanno raggiunto i 70 km/h e potrebbero aumentare nei prossimi giorni. In tutto, i distretti colpiti sono 19; più di 9mila famiglie offese dalle piogge, in 1625 hanno trovato rifugio in accampamenti temporanei.


Colombo (AsiaNews) – Piogge torrenziali e forti venti stanno spazzando le coste dello Sri Lanka. Le raffiche di vento, manifestazione del monsone estivo che si verifica in questo periodo, hanno raggiunto circa 70 km orari e potrebbero aumentare ancora d’intensità nelle prossime ore, fino alla prima settimana di giugno. I temporali hanno provocato già le prime vittime: otto abitanti sono morti e altri sette rimasti feriti. A riferirlo è il Dipartimento meteorologico, che negli ultimi due giorni ha esteso l’allerta rossa a diverse aree del Paese. I funzionari consigliano inoltre ai pescatori dell’isola di fare attenzione nell’avventurarsi in mare con le barche.

In tutto, i distretti colpiti sono 19. Più di 38mila persone sono state colpite in ogni parte del Paese, per un totale di 9.817 famiglie. Circa 6.090 persone (1.625 famiglie) hanno trovato riparo in 80 campi temporanei. La maggior parte delle scuole nel sud dell’isola sono chiuse a causa delle avverse condizioni meteo, mentre marina, esercito e squadre di soccorso sono a lavoro nelle zone alluvionate.

Secondo il Dipartimento meteo, circa 150 mm di pioggia sono attesi nelle province di Sabaragamuwa e in quella occidentale e nei distretti di Galle e Matara; altri 100 mm nelle province centrale, di nord-ovest e di Uva e nel distretto di Hambantota. Il Centro per la gestione dei disastri (Dmc) fa sapere che sono state dispiegate almeno 247 navi e altri 275 piccoli battelli che hanno raggiunto le zone colpite.

Gli acquazzoni hanno aumentato il livello di quattro fiumi oltre la soglia di guardia, provocando allagamenti e disagi. K.A.D.P.K. Koddippili, assistente direttore e portavoce del Dmc, riferisce che i corsi d’acqua interessati sono il Kelani, il Kalu, il Gin e il Nilwala.

Alla popolazione è stato chiesto di porre attenzione ai segnali tipici degli smottamenti provocati dai temporali: lo sviluppo di crepe nel terreno, alberi inclinati, scariche elettriche, recinzioni e colonne telefoniche, fratture sul pavimento e sui muri di edifici costruiti sui pendii e l’improvvisa comparsa di sorgenti d’acqua.

I funzionari del Dmc riferiscono che sono stati aperti circa 30 centri che ospitano 1.212 persone. Per far fronte all’emergenza, il Ministero per la gestione dei disastri ha già stanziato 28,7 milioni di rupie [quasi 153.800 euro, ndr], oltre ad un milione [5.300 euro, ndr] per ogni distretto colpito. Per avere notizie aggiornate sul disastro, il numero verde 117 è attivo 24 ore su 24.