Bangalore in festa per il nuovo vescovo: ‘Siamo chiamati alla santità’
di Nirmala Carvalho

Egli succede all’arcivescovo Bernard Moras, ritiratosi per limiti d’età. La cerimonia si è svolta il 31 maggio, giorno in cui si celebra la festa della Visitazione della Vergine Maria. Mons. Machado ha lavorato per anni nella Commissione per la famiglia e i laici; presiede anche la Conferenza regionale dei vescovi del Karnataka.


Mumbai (AsiaNews) – Decine di sacerdoti e suore, insieme a migliaia di fedeli, hanno partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo arcivescovo di Bangalore, mons. Peter Machado, lo scorso 31 maggio. Egli succede a mons. Bernard Moras [ritiratosi per limiti d’età, ndr]. Ricordando che l’annuncio della sua nomina risale al 19 marzo, festa di san Giuseppe, il nuovo arcivescovo ha affermato: “Mi affiderò all’intercessione di san Giuseppe, che guidava la Sacra Famiglia e proteggeva Gesù. Possa il Signore darmi la grazia per guidare e aiutare l’arcidiocesi come san Giuseppe ha aiutato la Sacra Famiglia”.

Diversi personaggi politici, tra cui il deputato Roshan Baig, leader religiosi e fedeli hanno inviato messaggi di auguri al prelato. Mons. Machado è stato presidente della Commissione regionale per la famiglia e i laici del Karnataka, cui ha dato grande slancio soprattutto per il ruolo dei laici. Al momento egli presiede anche il Catholic Council of Karnataka [organismo regionale che raduna i vescovi cattolici dello Stato indiano, ndr].

La cerimonia d’insediamento si è svolta nella cattedrale di san Francesco Saverio. La celebrazione è iniziata con la lettura del decreto di nomina papale da parte di p. S. Jayanathan, vicario generale. P. Xavier Fernandez, inviato dal nunzio alla cerimonia, ha letto lo stesso documento nell’originale in lingua latina.

Nella sua omelia, mons. Machado ha ricordato che il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria [alla cugina Elisabetta]. “Lo scopo della visita – afferma – era compiere la missione [che attendeva] la vita di Elisabetta e di tutto il genere umano. Dio ha una missione per ognuno di noi, in particolare per me, fin da quando ho visitato per la prima volta questa arcidiocesi”. Poi ha aggiunto: “Dio ha una missione per i sacerdoti, i religiosi e ogni persona qui presente. Come Maria, abbiamo il compito di portare Gesù nel mondo”.

L’arcivescovo ha paragonato la sua opera alla missione della Vergine che “con la sua visita ha reso presente Dio nella casa di Elisabetta. Allo stesso modo, anche io – insieme a sacerdoti e religiosi – ho il compito di rendere presente Dio tra le persone. La nostra è una chiamata alla santità”. “Maria – continua – visita Elisabetta per rafforzarla e sostenerla. Anche io sono chiamato a emancipare i laici rafforzandoli nella fede, e facendo in modo che la loro presenza venga avvertita all’interno della Chiesa attraverso le associazioni, i consigli parrocchiali e altro”. In conclusione ha ricordato: “Il mio motto deriva dal Vangelo di Giovanni (Gv 2:5) ‘Qualsiasi cosa vi dica, fatela’. Tenterò di fare il volere di Dio e per questo chiedo a tutti di pregare per me affinchè io possa compiere il volere di Dio nella mia vita”.