Vescovi e governo siglano un’intesa per il sostegno ai missionari stranieri

Manila ha confermato che i missionari hanno contribuito “in modo immenso allo sviluppo morale ed umano dei cittadini”. L'accordo giunge dopo che diversi missionari avevano espresso preoccupazioni su varie questioni relative all'emissione ed al prolungamento dei loro visti.


Manila (AsiaNews/CbcpNews) – Dopo 21 anni, la Conferenza episcopale delle Filippine (Cbcp) e l'Ufficio immigrazione (Bi) del governo hanno rinnovato un accordo per assistere i missionari stranieri nel Paese. In una cerimonia tenutasi a Manila il 2 luglio scorso, mons. Antonio Javellana Ledesma, arcivescovo di Cagayan de Oro e a capo della Commissione per le mutue relazioni (Ecmr) della Cbcp, ha firmato l’accordo con il commissario per l'Immigrazione Tobias Javier. All’incontro erano presenti anche mons. Romulo Valles, arcivescovo di Davao e presidente della Cbcp, ed il suo vice mons. Pablo Virgilio David, vescovo di Kalookan.

Il governo ha confermato che i missionari hanno contribuito “in modo immenso allo sviluppo morale ed umano dei cittadini; in particolare dei poveri, dei giovani, degli handicappati e dei meno privilegiati della società”. La firma è un riconoscimento alla dedizione di quanti hanno dedicato vita e risorse seguendo la propria vocazione, per lo sviluppo morale e spirituale dei filippini di molte comunità.

L'accordo giunge dopo che diversi missionari avevano espresso preoccupazioni su varie questioni relative all'emissione ed al prolungamento dei loro visti. Ciò creerebbe “alcune difficoltà nel perseguimento della missione”. L'Ecmr gestisce il Visa Desk della Cbcp, istituito per intrattenere rapporti ufficiali con il Bi ed assistere e sostenere sacerdoti, religiosi, religiose e laici stranieri nella loro richiesta di visto.

Il primo accordo tra i vescovi e le autorità filippine era stato firmato dal commissario del Bi Edgar Mendonza e da mons. Carlito Cenzon il 10 novembre 1997.