Israele, dopo otto mesi di carcere torna libera Ahed Tamini

È stata rilasciata ieri la ragazza di 17 anni che mesi fa schiaffeggiò un soldato israeliano in Cisgiordania. Tornata a casa dichiara: “La resistenza continua fino a che l’occupazione non finirà”. Intanto, una nave con medicinali e aiuti umanitari diretta verso Gaza è stata sequestrata dalla Marina israeliana.


Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - È stata rilasciata ieri dopo otto mesi di carcere Ahed Tamini. La ragazza palestinese di 17 anni era stata arrestata dopo aver schiaffeggiato e picchiato un soldato israeliano fuori dalla propria casa, a Nabi Saleh in Cisgiordania. Per i palestinesi è diventato il simbolo della resistenza contro Israele. Tornata a casa la ragazza ha dichiarato: “La resistenza continua fino a che l’occupazione non finirà”.  

In un’audizione preliminare Ahed Tamimi aveva spiegato di aver aggredito i soldati israeliani perché, lo stesso giorno, aveva visto uno di loro colpire in testa con un proiettile di gomma suo cugino di 15 anni.  

Molti israeliani dicono che l’immagine della ragazza è stata sfruttata dalla sua famiglia e dai palestinesi. Il ministro israeliano dell'Istruzione Naftali Bennett ha dichiarato che Ahed e suo cugino Nour, coinvolto negli scontri, “meritavano di finire in prigione a vita”. Per i palestinesi Ahed Tamini è diventato un simbolo di coraggio e opposizione all’occupazione israeliana. La polizia israeliana ha anche arrestato e poi rilasciato due artisti di strada italiani, dopo che questi avevano dipinto il volto di  Ahed Tamini sul muro che separa Betlemme da Gerusalemme. 

Nel frattempo, ieri, una nave della Ong Freedom Flotilla Coalition è stata fermata dalle Marina israeliana. Su Twitter scrivono: “La nave #FreedomFlotilla che trasporta medicinali a Gaza è stata fermata dall’esercito israeliano”. La Ong chiede un passaggio sicuro e “una consegna veloce del carico medico per i palestinesi di Gaza”.

Il portavoce dell’esercito israeliano Avichay Adraee conferma il sequestro della nave: “Poco fa è finita un’operazione navale durante la quale è stata catturata un’imbarcazione salpata dall’Europa che voleva violare il blocco navale imposto a Gaza”.

La nave è salpata dalla Norvegia. A bordo ci sono circa 36 attivisti provenienti da tutto il mondo. La situazione a Gaza è peggiorata negli ultimi mesi, dopo che Israele ha bloccato anche gli aiuti umanitari via terra.