Corea, riunificazioni familiari e summit: la distensione avanza

I leader di Nord e Sud potrebbero incontrarsi in Indonesia, mentre i generali di entrambi gli eserciti parlano di come demilitarizzare le aree al momento comuni. Le famiglie separate dalla guerra del 1950 torneranno a incontrarsi. Ma la pace scontenta molte potenze, che cercano di minare il dialogo costruttivo – ma difficile – in corso.


Seoul (AsiaNews) – I leader delle due Coree potrebbero incontrarsi a breve in Indonesia, dove gli sportivi di entrambe le nazioni gareggeranno sotto un’unica bandiera in occasione dei Giochi asiatici di Jakarta-Palambang. Nel frattempo, i vertici militari di entrambi gli eserciti si stanno incontrando nel “Villaggio della Pace” di Panmunjeon (la zona demilitarizzata al confine fra le due Coree) per discutere un’ulteriore distensione militare. Infine, le famiglie separate dalla guerra del 1950-1953 torneranno a incontrarsi il 20 agosto prossimo dopo tre anni di silenzio sul tema.

Sono i passi positivi compiuti nelle ultime settimane da Seoul e Pyongyang, che sembrano davvero intenzionate a muoversi verso una riunificazione della penisola o quanto meno verso una vera distensione militare della zona. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha già incontrato due volte il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, e una fonte della “Casa Blu” (la residenza del presidente del Sud) ha confermato che un terzo incontro “è allo studio”.

Con ogni probabilità questo avverrà a Jakarta il prossimo 18 agosto. I governi coreani hanno infatti autorizzato alcune squadre sportive nazionali a gareggiare insieme ai Giochi asiatici sotto la “Bandiera coreana dell’Unificazione”, un drappo che mostra i confini della penisola in blu su di uno sfondo bianco. Il presidente indonesiano Widodo ha mandato un suo inviato personale a Pyongyang per invitare Kim, mentre l’invito a Moon è stato recapitato attraverso i canali diplomatici. Va sottolineato che l’Indonesia per decenni ha intrattenuto rapporti molto positivi con la Corea del Nord.

Un altro importante segnale viene oggi dal “Villaggio della Pace”: qui sono in corso degli incontri militari di livello altissimo. Il generale Kim Do-gyun, che guida la delegazione del Sud, ha spiegato prima di partire: “Faremo davvero di tutto per accordarci su misure pratiche che possano diminuire la tensione militare e costruire una vera fiducia fra le due Coree”.

Infine, è tutto pronto per gli incontri fra i familiari divisi dalla Guerra di Corea. Le riunificazioni erano state fermate nel 2015 dopo i test nucleari di Pyongyang, e hanno un valore simbolico altissimo. Le prossime si terranno dal 20 al 27 agosto presso i resort sul monte Kumgang, uno dei siti turistici nordcoreani più amati dalla popolazione del Sud.

Tutti questi segnali dimostrano una vera volontà di cambiare la situazione della penisola coreana, ma preoccupano le potenze che hanno interesse a mantenerla divisa: primi fra tutti Stati Uniti e Giappone. Una fonte anonima dell’esercito Usa ha dichiarato al Washington Post che la Corea del Nord starebbe continuando di nascosto la produzione di missili balistici. Se confermata, questa notizia sarebbe in aperta violazione agli accordi siglati durante lo storico incontro a Singapore fra Kim Jong-un e il presidente americano Donald Trump.

Inoltre, oggi alcune fonti – ancora una volta anonime – della sicurezza interna giapponese hanno dichiarato che l’attività nucleare nel nord della penisola coreana “è ancora tracciabile” e hanno chiesto alla comunità internazionale di “agire in fretta” per fermare i “piani bellicosi” di Kim Jong-un.