La Borsa cinese declassata dietro al Giappone. Shanghai la peggiore di tutte
di Wang Zhicheng

Ieri le azioni cinesi valevano 6090 miliardi di dollari; quelle del Giappone valevano 6170 miliardi. Le borse cinesi avevano superato il Giappone verso la fine del 2014. L’influenza della guerra dei dazi, ma anche i problemi del debito nazionale. Nel 2018, fino ad oggi, la borsa di Shanghai ha perso il 17%.


Pechino (AsiaNews) – La borsa cinese ha perso il titolo di mercato azionario secondo al mondo. Dopo un andamento negativo ieri, le azioni cinesi in totale valevano 6090 miliardi di dollari. Invece, quelle del Giappone valevano 6170 miliardi.

Il primo posto è sempre occupato dagli Stati Uniti con un valore del mercato azionario pari a 31mila miliardi.

Secondo Bloomberg, le borse cinesi hanno superato il Giappone verso la fine del 2014, crescendo sempre più fino a un picco nel giugno 2015 con 10mila miliardi di valore.

In seguito, con il rallentamento dell’economia mondiale, un maggior controllo sul debito nazionale e quest’anno la guerra dei dazi, le azioni cinesi sono scese sempre più.

Fino ad ora nel 2018, la borsa di Shanghai (Shanghai Composite Index) ha perso il 17% diventando la peggiore al mondo fra le piazze più importanti. Alcune azioni industriali e tecnologiche hanno perso fino al 20%.

Il 31 luglio, a un incontro del Politburo, il vertice del potere del Partito-Stato, si è stabilito di sostenere l’economia con diversi progetti. Eppure, questa settimana, la borsa di Shanghai ha sofferto le perdite più grosse da febbraio.

La discesa delle azioni cinesi si è incrementata questa settimana, dopo che l’amministrazione Usa ha minacciato di portare al 25% i dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi importati.