Ghazni, attacco dei talebani: uccisi almeno 14 poliziotti

Le violenze sono esplose questa notte. Gli attentatori si erano nascosti nelle abitazioni. Secondo le fonti afghane, i talebani sono stati respinti. Gli scontri sarebbero ancora in corso. I militanti affermano di aver conquistato la maggior parte degli edifici governativi.


Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Violenti scontri armati ed esplosioni esplodono di nuovo in Afghanistan: i talebani tentano la conquista della capitale provinciale di Ghazni, a 120 km a sud di Kabul.

I militanti si sono nascosti all’interno di abitazioni in vari punti della città. Alle 2 del mattino hanno invaso le strade, aggredendo le forze di sicurezza e dando fuoco a numerosi negozi. Almeno 14 poliziotti sono rimasti uccisi negli scontri.

Fonti del governo afghano affermano che l’aggressione è stata respinta, ma gli scontri sarebbero ancora in corso nelle aree di Khogyani, Khwaja Omari e Zanakhan. La popolazione terrorizzata si è barricata in casa e i negozi resteranno chiusi. Almeno due civili feriti sono stati portati all’ospedale. Vi sono numerosi morti fra i talebani, ancora per le strade della città.

Zabihullah Mujahid, portavoce del gruppo islamista, dichiara che diverse parti di Ghazni sono state conquistate. I talebani affermano di aver ucciso e ferito almeno 14 “forze nemiche” e di aver “conquistato la maggior parte degli edifici governativi”.

L’aggressione non è l’unico episodio di violenza delle ultime ore. Nella notte di ieri, alcuni militanti hanno colpito il distretto di Obe, nella provincia di Herat, uccidendo sei poliziotti a un posto di blocco. I talebani non hanno confermato la loro responsabilità dietro questo attacco.

Sono le ennesime violenze in una serie di tentativi dei talebani di conquistare i centri urbani. A maggio, i militanti hanno attaccato la città occidentale di Farah.

Gli scontri continuano ad essere giornalieri nel Paese devastato dalla guerra e dagli attentati terroristi dell’Isis. A giugno, le forze afghane e talebane hanno rispettato una tregua senza precedenti per l’Eid. Il governo aveva proposto un’estensione della stessa, rifiutata dal gruppo ribelle islamista, che ha subito ripreso l’offensiva.