Mosca e Pechino pensano a un’alleanza per fermare gli Usa

Le due potenze votano insieme all'Onu per fermare nuove sanzioni contro la Corea del Nord. E un membro del Politburo cinese sarà in visita di Stato a Mosca per "colloqui bilaterali strategici". La guerra dei dazi fra Pechino e Washington potrebbe cementificare l'alleanza con la Russia.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – I governi di Cina e Russia hanno bloccato la richiesta americana di inserire una banca russa nella lista delle sanzioni Onu contro la Corea del Nord. In seno al Consiglio di Sicurezza – dove hanno entrambe diritto di veto – Mosca e Pechino hanno respinto anche l’inserimento di due aziende nella “blacklist” dedicata a Pyongyang. Secondo diversi analisti, si tratta di un segnale di avvicinamento forte fra le due nazioni, unite in chiave anti-americana.

Le sanzioni finanziarie imposte alla Corea del Nord dopo i test nucleari degli scorsi anni non hanno mai fermato del tutto l’attività bancaria del regime stalinista. Attraverso società di comodo e banche poco trasparenti, il governo guidato da Kim Jong-un ha continuato a speculare alla Borsa di Londra e in quella di Mosca. Il Dipartimento Usa del Tesoro ha chiesto nei giorni scorsi un “segnale decisivo” a Cina e Russia per fermare questo traffico.

Il rifiuto in sede Onu è stato letto come una prova generale di alleanza in vista della crescente guerra commerciale che contrappone Pechino e Washington e la tradizionale sfiducia russa nei confronti del governo Usa. Il ministero cinese degli Esteri ha annunciato che Yang Jiechi – membro del Politburo comunista – si recherà la prossima settimana a Mosca per “incontri bilaterali strategici nel campo della sicurezza”. Previsto anche un incontro con il presidente russo Vladimir Putin.