Kerala, ‘la peggiore alluvione in 100 anni’. Almeno 87 morti e 25mila sfollati

Lo Stato situato nella parte meridionale dell’India è stato investito da violenti piogge monsoniche. Centinaia di villaggi sono stati spazzati via, circa 10mila chilometri di strade e migliaia di case sono state rase al suolo. La stima provvisoria dei danni è di 414,5 milioni di euro. L’arcidiocesi di Trivandrum è in prima linea per soccorrere i pescatori rimasti in balia delle onde.


Thiruvananthapuram (AsiaNews) – “La peggiore alluvione da 100 anni”. Così ad AsiaNews p. Shynish Bosco, segretario personale di mons. Maria Calist Soosa Pakiam, arcivescovo di Trivandrum, definisce la violenta alluvione che ha colpito lo Stato del Kerala, nella parte meridionale dell’India. “L’ultima grande inondazione si è verificata nel 1924 – continua –. Tutti i 14 distretti dello Stato sono stati investiti dal monsone e si parla di 87 vittime accertate e 25mila sfollati”.

Le precipitazioni hanno provocato una catastrofe. Strade allagate, simili a corsi d’acqua, persone che tentano di ripararsi sui tetti, squadre di tutte le forze armate impegnate nelle operazioni di soccorso. Pinarayi Vijayan, Chief minister locale, ha diramato un’allerta meteo almeno fino al 18 agosto, e ha deciso di sospendere tutti i voli operati dallo scalo locale. Per evitare il collasso delle dighe, con il livello dell’acqua arrivato a livelli critici, l’amministrazione ha deciso di aprire 34 riserve per alleggerire la pressione del flusso.

Quest’anno le piogge monsoniche, che di solito cadono incessanti da giugno a settembre, sono arrivate l’8 agosto. Hanno inondato case e strade, fatto crollare ponti. Le zone più colpite sono i villaggi rurali, con abitazioni spesso costruite in paglia e legno. Le autorità riportano che centinaia di villaggi sono stati spazzati via, circa 10mila chilometri di strade e migliaia di case sono state rase al suolo o hanno riportato danni ingenti.

P. Bosco riferisce che “ci sono almeno 25mila persone sfollate che sono state costrette ad abbandonare le case e hanno perso tutto. Si calcola che i danni della devastazione ammontino ad almeno 83,16 miliardi di rupie [circa 414,5 milioni di euro]. Questa stima comprende case, proprietà e raccolto agricolo”.

Ogni anno in Kerala in questo periodo si registrano centinaia di vittime, ma secondo gli esperti l’attuale alluvione è il peggior episodio dell’ultimo secolo. “L’arcidiocesi – conclude il sacerdote – è impegnata nelle operazioni di soccorso ad ogni livello, insieme alla Conferenza episcopale, al gruppo dei giovani e alle Chiese cattoliche di rito malankarese e malabarese. Lavoriamo in coordinamento con le autorità statali e in particolare stiamo soccorrendo decine di barche di pescatori che sono alla deriva in mare aperto e non riescono a rientrare in porto”.