Bartolomeo: l’umanità non ha futuro se non rispetta la sua ‘casa’

Messaggio del Patriarcato ecumenico per la Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato 2018. “È impossibile interessarsi realmente della persona umana e allo stesso tempo distruggere l'ambiente naturale, la base della vita, in sostanza cioè minare il futuro dell'umanità”.


Istanbul (AsiaNews) – “Ogni forma di abuso e di distruzione del creato e di un suo cambiamento in un oggetto da sfruttare, costituisce una distorsione dello spirito dell'Annuncio cristiano” ed è quindi necessaria una particolare sollecitudine “per l'organizzazione dell'educazione in Cristo della nuova generazione”. E’ la prospettiva nella quale si pone il messaggio del Patriarcato ecumenico in occasione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato 2018, diffuso oggi.

Nel documento il patriarca Bartolomeo ricorda che sono trascorsi 29 anni “dalla istituzione, da parte del Santa e Grande Chiesa di Cristo, della festa della Indizione come ‘Giorno di protezione dell'ambiente’”. In tale periodo le iniziative del Patriarcato hanno mostrato che “nessun ideale nel cammino dell'umanità nella storia ha valore, se non comprende anche la speranza di un mondo che funzioni come ‘casa’ reale dell'uomo, in un'epoca durante la quale la minaccia continuamente in aumento verso l'ambiente naturale ha in gestazione una catastrofe ecologica mondiale. Questa evoluzione è la conseguenza di una scelta specifica di un modo di sviluppo economico, tecnologico e sociale, che non rispetta né il valore della persona umana, né la sacralità della natura. È impossibile interessarsi realmente della persona umana e allo stesso tempo distruggere l'ambiente naturale, la base della vita, in sostanza cioè minare il futuro dell'umanità”.

“Il futuro – si legge ancora nel messaggio - non appartiene all'uomo che ricerca incessantemente piaceri artificiali e nuove soddisfazioni, che vive per il proprio io e ignora il prossimo, all'uomo dello spreco provocante, né all'ingiusto e allo sfruttatore dei deboli. Il futuro appartiene alla giustizia e all'amore, alla civiltà che partecipa alla solidarietà e al rispetto della integrità della creazione”.

“È chiaro che per contribuire in modo efficace ad affrontare i problemi ecologici, la Chiesa deve conoscerli e studiarli. Tutti sappiamo che la più grande minaccia per l'ambiente e per la umanità è oggi il cambiamento climatico e le sue conseguenze distruttive per la vita stessa sulla terra”.

“La cultura ecologica dell'Ortodossia è la realizzazione della visione eucaristica della creazione, che si condensa e si esprime nell'insieme liturgico della vita ecclesiastica. Questo è il messaggio eterno della Chiesa Ortodossa sul tema dell'ecologia”.

Il messaggio termine con l’invito alle strutture ecclesiali “a sviluppare iniziative e azioni coordinate, programmi di sensibilizzazione ambientale, a organizzare convegni e omelie, affinché i fedeli prendano coscienza che la protezione dell'ambiente naturale è responsabilità spirituale di ciascuno di noi”.