Hokkaido, terremoto distrugge case e strade: nove morti e 33 dispersi

La terra ha tremato alle 3.08 del mattino. Tutta l’area per ore senza energia elettrica. Occorre una settimana per ripristinarne la fornitura. Un simile terremoto non si verificava dal 1996.


Sapporo (AsiaNews/Agenzie) – Strade e case distrutte, valanghe, almeno 33 dispersi e nove morti. Non si ferma il ciclo di disastri naturali in Giappone: alle 3.08 del  mattino, l’isola settentrionale di Hokkaido è stata scossa da un violento sisma di magnitudo 6.7.

L’epicentro del sisma si è verificato nel sud dell’isola, a una profondità di 37 km, raggiungendo il livello sette della scala d’intensità sismica giapponese, il più alto.

Quasi 3 milioni di case della prefettura sono rimaste isolate, prive di luce elettrica. In alcune aree è venuta a mancare anche la fornitura idrica. Hiroshige Seko, ministro di Economia, commercio e industria, ha affermato occorrerà più di una settimana per ripristinare del tutto l’energia elettrica. Il blackout è stato causato dall’arresto della centrale termica di Tomatoatsuma, responsabile della metà della fornitura elettrica della prefettura. La struttura è stata danneggiata dal terremoto; i tentativi di farla ripartire sono stati interrotti a causa di perdite di petrolio. Al buio anche la principale centrale nucleare; non si registrano anomalie nel livello di radiazioni. A Sapporo, 120 persone sono rimaste ferite e circa 2.400 persone sono ospitate in centri di evacuazione e accoglienza.

È la prima volta dal 1996 che nell’isola si verifica una scossa di magnitudo superiore a 6. Il sisma è l’ultimo di una serie di disastri naturali che ha colpito il Paese in pochi mesi, dopo il tifone Jebi, che questi giorni ha devastato l’area occidentale del Paese, e le piogge torrenziali di luglio.