Colombo: governo e gruppi civili collaboreranno sui diritti umani
di Melani Manel Perera

Il governo dello Sri Lanka ha accettato 177 Raccomandazioni (su un totale di 233) della Commissione Onu per i diritti umani. Fondamentale il ruolo degli attivisti per far conoscere alla popolazione il contenuto della revisione periodica.


Colombo (AsiaNews) – In Sri Lanka governo e gruppi della società civile collaboreranno in tema di diritti umani. Inoltre lo faranno su schemi comuni e tentando di definire un percorso congiunto di cooperazione e dialogo tra le parti. Lo hanno deciso alti funzionari di Colombo, rappresentanti delle organizzazioni sociali e i delegati della Commissione Onu per i diritti umani di Ginevra. Essi si sono incontrati nella capitale, dove hanno ribadito l’impegno a lavorare per attuare le Raccomandazioni dell’Onu in tema di protezione umanitaria nella sua revisione periodica, che il governo ha accettato nel marzo scorso.

L’incontro si è tenuto dal 22 al 24 agosto. Per la società civile, vi hanno partecipato 43 associazioni. In tutto, i gruppi civili che hanno collaborato alla stesura della revisione periodica della Commissione Onu sono stati 94.

A facilitare il dialogo tra le diverse parti in campo e stimolare la partecipazione delle organizzazioni che difendono i diritti umani, sono stati gli attivisti del National Fisheries Solidarity Movement (Nafso), del Movement For National Land And Agricultural Reform (Monlar) e della Law and Society Trust (Lst). Da parte del governo, il Ministero per gli affari esteri ha svolto un ruolo fondamentale nel coinvolgere le altre istituzioni statali interessate.

Durante il ciclo della revisione periodica, le organizzazioni hanno giocato un ruolo rilevante nella società civile: hanno condotto programmi di “consapevolezza” sui diritti umani; campagne d’educazione; tradotto le raccomandazioni della Commissione in lingua singalese e tamil; presentato la revisione a pescatori, lavoratori in generale e delle piantagioni, donne.

Durante le giornate d’incontro, i partecipanti si sono suddivisi in gruppi di lavoro su otto settori. Questi ultimi facevano riferimento alle Raccomandazioni accolte dal governo dello Sri Lanka, cioè 177 su un totale di 233. Tra le Raccomandazioni accolte dal governo vi sono: accogliere le necessità delle persone afflitte e sfollate dalla guerra civile; assicurare il pieno ritorno e reinsediamento dei profughi interni (IDPs, Internally Displaced People); garantire la partecipazione delle minoranze al processo decisionale, offrendo loro uguali opportunità economiche e sociali; rafforzare la protezione dei Tamil, in modo che essi possano godere di pieni diritti economici, culturali e sociali; combattere il lavoro minorile; contrastare la discriminazione nei confronti delle fasce più deboli, tra cui le donne.