Sisma in Hokkaido, 1.600 persone ancora sfollate

Forti i danni alle infrastrutture e alle case, dovuti alla liquefazione del terreno. Gli sfollati vivono in palestre e luoghi pubblici. Presto inizierà la stagione fredda. Fornitura elettrica ancora instabile.


Sapporo (AsiaNews) – Circa 1.600 residenti dell’isola di Hokkaido rischiano di rimanere a lungo senza casa, dopo che il terremoto del 6 settembre ha danneggiato o distrutto più di 100 edifici.

Al presente gli sfollati sono  ospitati nelle palestre delle scuole e in altri luoghi pubblici. La sistemazione rischia di avere sugli evacuati delle ripercussioni sanitarie oltre che psicologiche. Il completo ripristino dell’energia elettrica potrebbe richiedere ancora diverse settimane, mentre nell'Hokkaido inizierà a breve la stagione fredda. Al momento, il governo ha avviato il rilascio dei certificati per “vittime di disastro”; i designati potranno fare domanda di sistemazioni abitative del municipio.

Non è chiaro quante case rimarranno a lungo inutilizzabili nella capitale prefetturale di Sapporo. “Le valanghe e la liquefazione del terreno inaspettate nelle aree urbane hanno causato molti danni e provocato vittime”, riferisce mons. Bernard Katsuya, vescovo di Sapporo. La “liquefazione del suolo” avviene quando, in genere a seguito di una scossa, il terreno è sottoposto a pressione dall’acqua e per questo si comporta come un fluido. Nell'Hokkaido, il fenomeno ha interessato anche l’area che circonda la centrale elettrica termica. Tuttavia, la Hokkaido Electric Power Co. assicura che ciò non arresterà i lavori di riparazione.