Malè: dopo la svolta democratica, rientrano dall’esilio gli oppositori

Qasim Ibrahim, fondatore del Jumhooree Party, è atterrato ieri nell’aeroporto della capitale. La settimana scorsa è stato rilasciato su cauzione l’ex presidente Maumoon Abdul Gayoom.


Malè (AsiaNews/Agenzie) – Sulla spinta della recente vittoria del candidato d’opposizione Ibrahim Mohamed Solih, che ha sconfitto a sorpresa il dittatore Yameen Abdul Gayoom, nelle Maldive ritornano i membri dell’opposizione esiliati all’estero. Il primo a rimettere piede nell’arcipelago noto in tutto il mondo per le spiagge bianche e le barriere coralline, è stato Qasim Ibrahim, fondatore del Jumhooree Party (Jp). Ieri è stato accolto al Velana International Airport di Malè dal presidente in persona.

Qasim è il proprietario di una catena di resort turistici. L’imprenditore è tra le decine di oppositori politici nei mesi scorsi sono stati incarcerati dall’ex presidente Gayoom durante la crisi costituzionale che ha investito la politica del Paese. Dopo un intervento chirurgico a Singapore, aveva trovato rifugio in Germania.

A breve, sostengono fonti locali, dovrebbe rientrare dallo Sri Lanka anche Mohamed Nasheed, leader del Maldivian Democratic Party (Mdp) e primo presidente democraticamente eletto nel 2008, costretto all’esilio nel 2012 da un colpo di Stato. A febbraio la sua assoluzione ha scatenato manifestazioni di protesta, che il dittatore Gayoom ha sedato dichiarando lo stato d’emergenza e incarcerando i dissidenti. Tra questi vi era anche Maumoon Abdul Gayoom, suo fratellastro, che la settimana scorsa è stato rilasciato su cauzione subito dopo la vittoria di Solih.

L’arcipelago è un paradiso turistico, meta di tanti avventori occidentali. È composto da 1.192 isole e 26 atolli, su cui vi abitano in tutto poco più di 400mila persone. Nel Paese l’islam sunnita è religione di Stato e vige la sharia.