Decolla il volo più lungo al mondo: 19 ore da Singapore a New York

È operato dalla Singapore Airlines solo con classi “business” e “premium”: coprirà una distanza di 16.700 km. I passeggeri potranno usufruire di spazi più ampi e di una vasta selezione di film, dalla durata cumulativa di sette settimane. Il menu a bordo includerà piatti selezionati per promuovere il “benessere”.


Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Quattro piloti, 13 persone di equipaggio e 161 passeggeri sono pronti all’imbarco sull’aereo che questa sera riaprirà la rotta aerea commerciale più lunga al mondo: i 16.700 km e le 19 ore di volo non-stop che separano Singapore a New York.

Operato dalla Singapore Airlines solo con classi “business” e “premium”, il volo SQ22 decollerà questa sera dal Singapore Changi Airport alla volta di Newark, cinque anni dopo che la compagnia di bandiera aveva interrotto la tratta per ragioni economiche. I progressi tecnologici e l'avvento di aerei che consumano meno carburante, e ne trasportano un quantitativo maggiore, l’hanno resa di nuovo redditizia.

La sfida per i passeggeri sarà passare il tempo. Essi potranno tuttavia attingere ad una selezione di film e programmi televisivi dalla durata cumulativa di 1.200 ore, l'equivalente di sette settimane. Il menu a bordo includerà piatti selezionati per promuovere il “benessere” nell'aria, secondo la compagnia aerea.

Per migliorare l'esperienza di volo e ridurre lo stress dovuto a quasi un giorno intero nel cielo, il soffitto della cabina è sollevato e gli oblò sono più ampi, mentre è stata realizzata un'illuminazione a LED speciale, che promette di ridurre gli effetti del jet lag.

Rhenu Bhuller, esperta di salute, afferma che “la ricerca dimostra che l'idratazione e la nutrizione sono fattori importanti da considerare”. “È consigliabile – prosegue – evitare gli alimenti che causano gas o sensazione di gonfiore ed il consumo eccessivo di alcol”. Per Gail Cross, consulente presso il National University Hospital di Singapore, “la preoccupazione principale è la trombosi venosa profonda, che è il risultato sia di una seduta troppo lunga che della disidratazione”.