Bali, gli Incontri del Fmi un successo indonesiano
di Mathias Hariyadi

Il ministro Pandjaitan: “L’impatto positivo del vertice si tradurrà in un +6,54% nello sviluppo economico della sola isola”. Le imprese indonesiane hanno sottoscritto 19 importanti accordi con partner stranieri, dal valore complessivo di 13,1 miliardi di dollari Usa. Nei giorni del summit hanno avuto luogo circa 2mila incontri tra rappresentanti del settore privato.


Jakarta (AsiaNews) – Il successo degli Incontri annuali del Fondo monetario internazionale (Fmi) e del Gruppo della Banca mondiale (Wbg) ha contribuito alla promozione dell’Indonesia sulla scena internazionale e dato un significativo impulso all’economia locale. All’evento, che si è tenuto tra l’8 ed il 14 ottobre a Nusa Dua, nel sud dell’isola di Bali, hanno preso parte delegazioni provenienti da 189 Paesi ed oltre 36mila tra ministri delle Finanze, governatori di Banche centrali, parlamentari, funzionari ed esperti. Le imprese indonesiane hanno sottoscritto 19 importanti accordi con partner stranieri, dal valore complessivo di 13,1 miliardi di dollari Usa.

Sri Mulyani Indrawati, ministro delle Finanze, afferma che “gli ottimi risultati ottenuti alzeranno le aspettative” nei confronti di Marocco, prossima nazione ad ospitare il summit, e Arabia Saudita, dove a breve si svolgerà il G20. “Entrambi i Paesi sono venuti ad esaminare le nostre procedure organizzative”, dichiara il ministro.

Il gen. Luhut Binsar Pandjaitan, ministro coordinatore per gli Affari marittimi e responsabile dell’organizzazione, sottolinea che “il mondo intero riconosce la buona riuscita del vertice”. L’ex comandante delle Forze antiterrorismo afferma che essa “consentirà al Paese di attrarre maggiori investimenti stranieri”, che le autorità dovranno essere in grado di proteggere. “L’impatto positivo si tradurrà in un +6,54% nello sviluppo economico della sola provincia di Bali”, aggiunge Pandjaitan. Secondo il ministro, nei giorni del summit hanno avuto luogo circa 2mila incontri tra rappresentanti del settore privato.

“Gli accordi siglati durante gli Incontri – prosegue – riguardano diversi campi, tra cui finanza, infrastrutture, prevenzione dei disastri naturali, e-commerce e turismo. Nella classifica di ‘Ease of doing business’ [indice della Banca mondiale che misura la facilità di aprire e condurre un’impresa in un Paese], l’Indonesia è passata dalla 102ma alla 72ma posizione. Il presidente Widodo ci ha ordinato di scendere al di sotto della 50ma, stiamo lavorando duro per raggiungere l’obiettivo”. Il rapporto di settembre 2018 redatto dalla Banca mondiale dichiara che nell’ultimo anno il Pil indonesiano è cresciuto del 5,3%, grazie alle politiche governative e anche alla domanda interna.

Sri Adiningsih, membro del Consiglio consultivo presidenziale in campo economico (Wantimpres), dichiara ad AsiaNews: “Dobbiamo ammettere che l'evento di Bali è stato strategico per promuovere la nostra nazione e le sue diverse ricchezze”. L’esperta, docente di economia presso l'università Gadjah Mada di Yogyakarta, evidenzia l’importanza degli accordi sottoscritti dalle aziende nazionali. “La cosa più importante – afferma – ora è come dar seguito alle intese commerciali nel prossimo futuro. Oggi l'Indonesia ha riconquistato con successo la fiducia internazionale ed è pronta a fare ‘nuovi affari’ con i partner stranieri”.