Fondi di investimento sociale: "Basta repressione e censura sul Web"

Un gruppo di 25 Fondi di investimento sociale chiede a compagnie come Cisco e Yahoo! di non collaborare con le attività di censura, sorveglianza o identificazione di dissidenti operate "da Cina ed altre nazioni".


San Francisco (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di Fondi di investimento sociale ha chiesto alle aziende che gestiscono prodotti e servizi Internet di "non cooperare più con le attività, che reprimono i diritti umani operate da Cina ed altre nazioni". In una lettera firmata da 25 Fondi di investimento – di base fra Stati Uniti, Svizzera, Canada ed Australia – i dirigenti avvertono compagnie come Yahoo! e Cisco del rischio di "collaborare nel sopprimere la libertà di opinione ed espressione".

Fra i firmatari vi sono Domini, Calvert Group, Walden Asset Management, diversi Fondi cattolici, i Fondi etici del Canada, Fondation Ethos e Conscious Investors of Australia.

"Il caso Shi Tao - dice Amy Domini, fondatrice e direttore esecutivo della Domini Social Investment - è essenzialmente un giro di vite sulla libertà di espressione". Shi Tao, giornalista di Hong Kong, è stato condannato a 10 anni di reclusione per "spionaggio" grazie all'aiuto del provider Yahoo!, che ha fornito al governo cinese i contenuti delle sue mail private.

La Domini condanna quelle che definisce "violazioni delle nozioni basilari dei diritti di privacy", e sottolinea che gli accessi alla rete Internet "dovrebbero essere liberi dal controllo governativo proprio come le mail private o le conversazioni nei locali".

"La rete – aggiunge – è il modo in cui le persone al giorno d'oggi entrano in contatto". La lettera chiede inoltre alle aziende che operano nel ramo di "rendere pubblico cosa stanno facendo per assicurarsi che i propri prodotti e servizi non vengano usati per violare i diritti umani".

Il gruppo - che gestisce in totale circa 21 miliardi di dollari - ha in programma di individuare e monitorare le compagnie che distribuiscono prodotti utili alla censura, sorveglianza o identificazione di dissidenti sul Web.