Bangladesh, violenza in campagna elettorale: uccisi tre sostenitori del governo
di Sumon Corraya

Le votazioni si svolgeranno il 30 dicembre. Centinaia di manifestanti feriti da ambo le parti e almeno un migliaio di arrestati tra i simpatizzanti delle opposizioni. I sondaggi vedono in testa il partito di governo, con il 66% delle preferenze. Militari dislocati a guardia dei seggi dal 24 dicembre.


Dhaka (AsiaNews) – Almeno tre sostenitori dell’attuale governo guidato dall’Awami League Party (Al) sono rimasti uccisi in scontri avvenuti durante comizi pre-elettorali in Bangladesh. Le votazioni si svolgeranno il prossimo 30 dicembre e già il Paese è piombato nel caos e nella violenza. Per questo, consapevoli delle abituali violenze che accompagnano le elezioni, i cristiani del Bangladesh avevano chiesto che il voto non si svolgesse nel periodo del Natale.

Le vittime sono state colpite con bastoni e coltelli in due manifestazioni distinte: due sono morti a Noakhali, nel sud del Paese, un altro a Faridpur [divisione di Dhaka, ndr]. Secondo la polizia, quest’ultimo “è stato attaccato dai sostenitori dell’opposizione. Trasportato d’urgenza in ospedale, al suo arrivo i medici hanno dichiarato il decesso”.

Oggi la Commissione elettorale ha annunciato che dislocherà militari dell’esercito su tutto il territorio per garantire la sicurezza delle operazioni di voto. I militari rimarranno a presidio di zone sensibili dal 24 dicembre al 2 gennaio, fino al termine delle votazioni.

Intanto centinaia di manifestanti di ambo le parti sono rimasti feriti e circa un migliaio di simpatizzanti dei partiti d’opposizione, tra cui spicca il Bangladesh National Party (Bnp), sono stati arrestati. Kamal Hossain, capo del Jatiya Oikya Front, accusa che sono stati effettuati “arresti su larga scala” con l’obiettivo di molestare leader e attivisti. “I nostri sostenitori – lamenta – vengono arrestati tutti i giorni. Non è un segnale di corrette elezioni, ma noi resisteremo fino alla fine e sorveglieremo i seggi per impedire brogli”.

I sondaggi danno in testa il partito Al della premier Sheikh Hasina, con il 66% delle preferenze, che distacca di molto il Bnp della storica rivale Khaleda Zia [in carcere con l’accusa di corruzione] che si ferma al 19,9%. Un altro 8,6% di elettori si dichiara indeciso. Stando alle previsioni, il partito di governo potrebbe guadagnare tra i 168 e i 200 seggi in Parlamento, su un totale di 300 posti disponibili. Sajeeb Wazed Joy, figlio di Hasina, ha scritto su suo profilo Facebook: “Il margine di vittoria dell’Awami League sarà ancora più grande di quello delle elezioni del 2008”.