Tokyo, Abe rinnova gli armamenti: presto le prime portaerei dal 1945

Il governo dà seguito alla promessa di acquistare un maggior numero di equipaggiamenti militari statunitensi. Il piano quinquennale impone alla Difesa una spesa record di 27,47mila miliardi di yen (244 miliardi di euro) fino al marzo del 2024. I critici difendono la Costituzione pacifista.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Le Forze armate del Giappone riceveranno le prime portaerei dalla Seconda Guerra mondiale e decine di aerei da combattimento. Approvato ieri, il nuovo piano della Difesa è tuttavia oggetto di critiche da parte dell’opinione pubblica. Destinato a contrastare la crescente potenza militare cinese, il programma quinquennale è l’ultima mossa del primo ministro Shinzo Abe per rafforzare l’apparato militare del Paese.

Abe sostiene che gli sforzi sono necessari, alla luce delle crescenti sfide nella sicurezza della regione, tra cui le tensioni con la Corea del Nord e, soprattutto, le “forti preoccupazioni” sull'espansione dell'impronta militare di Pechino. I critici sostengono tuttavia che la mossa allontani Tokyo dai princìpi che hanno animato la Costituzione pacifista del post-Seconda Guerra mondiale: essa limita il Paese a possedere armamenti considerati offensivi.

Il piano quinquennale impone alla Difesa una spesa record di 27,47mila miliardi di yen (244 miliardi di euro) fino al marzo del 2024. Il ministero provvederà al potenziamento di due cacciatorpediniere di classe Izumo (fascia bassa). Le navi da guerra, al momento utilizzate come portaelicotteri, potranno trasportare jet da combattimento con capacità di decollo corto e di atterraggio verticale, come il caccia stealth F-35B.

In un piano separato, approvato anch’esso dal governo, il Giappone si è impegnato ad acquistare 42 F-35 nel prossimo decennio, con la variante F-35B ampiamente considerata la candidata più probabile. Nello stesso periodo, prevede di procurarsi 105 F-35A, una variante del jet che esegue decolli e atterraggi convenzionali e quindi non può essere utilizzata sulle cacciatorpediniere.

Le ultime mosse del governo giapponese seguono le promesse di acquistare un maggior numero di equipaggiamenti militari statunitensi. Il presidente Usa, Donald J. Trump, si era più volte lamentato per l’importante deficit commerciale di Washington con Tokyo ed aveva sollecitato Abe ad espandere la capacità difensiva del Paese.