Sri Lanka, l’esercito restituirà alcuni terreni confiscati nella guerra civile
di Melani Manel Perera

I militari occupano 4mila acri nel nord dell’isola. Una nota ufficiale afferma che 1.099 acri torneranno ai vecchi proprietari nella seconda settimana di gennaio. Gli sfollati di Kepapilavu “pronti a occupare il villaggio” se il governo non mantiene le promesse.


Colombo (AsiaNews) – L’esercito dello Sri Lanka ha annunciato che nelle prossime settimane riconsegnerà agli sfollati della guerra civile 1.099 acri di terreni coltivati (oltre 444 ettari). I terreni individuati per la cessione si trovano nelle province settentrionale e orientale, le più devastate dal conflitto durato quasi 30 anni.

Una nota ufficiale dei militari afferma che la consegna avverrà la seconda settimana di gennaio. In realtà i terreni dovevano essere riaffidati ai legittimi proprietari entro il 31 dicembre 2018. Per questo la scorsa settimana un gruppo di 132 organizzazioni e soggetti privati hanno presentato al presidente Maithripala Sirisena una lettera con la richiesta di non ritardare ancora il rilascio dei terreni. Le associazioni erano guidate dal Parl (People’s Alliance for Right to Land).

La comunicazione ufficiale è stata data il 30 dicembre: allo stesso tempo un gruppo di manifestanti ha protestato nel villaggio di Kepapilavu, distretto di Mullathivu. La popolazione locale lamenta che il quartiere distrettuale della Difesa è stato costruito nel villaggio di loro proprietà. “Se l’esercito non mantiene le promesse – assicurano – entreremo nel villaggio e occuperemo le nostre terre”.

In totale, i militari occupano 4mila acri nel nord (1.600 ettari). Secondo il Parl, gli sfollati della provincia settentrionale “già sono messi a dura prova a causa delle alluvioni, che hanno causato ulteriori profughi, danni alle proprietà, distruzione delle coltivazioni. Viste le perenni sofferenze, chiediamo al presidente di mantenere le promesse”.