Riyadh annuncia (nuovi) investimenti miliardari nell’industria dell’intrattenimento

Il progetto prevede l’acquisizione di eventi di primo piano, fra cui una partita esibizione dell’Nba e una corsa dei tori. L’obiettivo è creare decine di performance in tutti i settori e diventare fra le prime 10 mete al mondo per il divertimento. Occasione per creare “centinaia di migliaia” di posti di lavoro. 


Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - L’Arabia Saudita intende investire miliardi di dollari nella nascente industria dell’intrattenimento, voluta dai vertici dello Stato - in primis dal principe ereditario Mohammed bin Salman (Mbs) - nel contesto del programma di riforme “Vision 2030”. Il progetto prevede l’acquisizione di diversi eventi caratteristici del mondo occidentale, come avvenuto la scorsa settimana per la finale di Coppa Italia di calcio fra Juventus e Milan. 

Per il futuro, l’obiettivo è quello di organizzare - fra gli altri - una partita di esibizione fra due squadre dell’Nba, il campionato di basket professionistico statunitense; e ancora, una corsa dei tori in stile spagnolo. 

Alla base del programma “Vision 2030” il tentativo di affrancare il Paese dal petrolio e il tentativo di attirare turisti stranieri, aumentare i posti di lavoro e migliorare la qualità di vita per i cittadini in un contesto ultra-conservatore. Fino a poco tempo fa non era possibile assistere nemmeno a concerti o film al cinema; il mese scorso l’esibizione del gruppo pop statunitense Black Eyed Peas ha destato enorme stupore e interesse. 

Per il 2019, il presidente dell’Autorità generale per l’intrattenimento Turki al-Sheikh vorrebbe organizzare “decine di eventi”. Fra questi, corse di automobili, spettacoli di magia (fino a 10 anni fa le “streghe” erano giustiziate) e performance teatrali. “Auspico uno sforzo comune - afferma - di imprese nazionali, banche, uomini d’affari e artisti di tutti i settori”. “Questa è una grande occasione - aggiunge - per creare decine, se non centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro”. 

L’obiettivo è di diventare una delle 10 più importanti destinazioni al mondo (e la quarta in Asia) per quanto concerne l’industria del divertimento.
Nel regno saudita vige una monarchia assoluta sunnita, retta da una visione wahhabita e fondamentalista dell’islam. Le riforme introdotte negli ultimi due anni dal principe ereditario Mbs hanno toccato la sfera sociale e i diritti, fra cui il via libera per la guida alle donne e l’accesso (controllato e in apposti settori) agli stadi. Tuttavia, gli arresti di alti funzionati e imprenditori, la repressione di attivisti e voci critiche e, in ultimo, la vicenda Khashoggi gettano più di un’ombra sulla reale portata del cambiamento.