Superiore generale: Felici per il primo incontro degli istituti ispirati al Pime (Foto)

Il ritiro si è svolto a Hyderabad dall’11 al 16 febbraio. P. Brambillasca: “Le congregazioni sono accomunate dallo stesso carisma missionario che non si risparmia, cerca di evangelizzare anche nelle difficoltà, pone attenzione ai poveri, ai malati e alle persone emarginate dalla società”.


Hyderabad (AsiaNews) – Un evento “storico, che di sicuro porterà i suoi frutti, per le esperienze condivise e la ricchezza delle realtà conosciute”: così ad AsiaNews p. Ferruccio Brambillasca, superiore generale del Pime (Pontificio istituto missioni estere) definisce il ritiro che ha radunato per la prima volta tutte le congregazioni a livello mondiale fondate da padri del Pime o ispirate al carisma dell’istituto. P. Brambillasca racconta che il raduno “si è svolto a Hyderabad dall’11 al 16 febbraio. È stata la prima occasione in cui ci siamo ritrovati tutti insieme. Abbiamo avuto modo di conoscerci dal vivo, rafforzare lo spirito della nostra famiglia e condividere le esperienze missionarie”.

L’iniziativa, riporta, “nasce in maniera quasi improvvisa da una riunione delle due direzioni generali, quella dei padri del Pime e delle suore missionarie dell’Immacolata [congregazione femminile associata all’istituto, ndr]. Ci siamo messi a tavolino per compilare una lista e in effetti ci siamo resi conto che in tutto il mondo esistono circa 15 realtà nate o ispirate dai nostri confratelli, dalla Cina, al Myanmar, al Brasile”.

L’evento è stato ospitato nella casa per i ritiri delle suore dell’Immacolata. A parteciparvi, 35 persone (tra sacerdoti e suore) di sette nazionalità e nove congregazioni. In realtà, rivela il superiore generale, “non mi aspettavo una partecipazione tanto numerosa. L’incontro era davvero atteso. Da esso è emerso un entusiasmo contagioso di queste congregazioni, che manifestano un sentimento di appartenenza e ‘debito’ nei nostri confronti che io stesso ho riscontrato di rado durante i miei viaggi. Per me è stata una sorpresa vedere come questi istituti, fondati dai nostri padri, portino avanti lo stesso carisma e spiritualità”.

Nei fatti, la riunione si è svolta come un ritiro spirituale. La giornata era divisa in due parti: “Al mattino, gli incontri più teoretici per presentare la spiritualità del Pime e delle suore. Da parte nostra, abbiamo invitato p. Gianni Criveller e p. Sergio Ticozzi: il primo ha parlato della missione di oggi, il secondo ha presentato le figure di alcuni sacerdoti del Pime”. Lo spazio “più interessante è stato quello del pomeriggio, in cui ogni congregazione ha presentato la propria realtà. Qui sono emerse le sfide e le difficoltà che vivono questi istituti innamorati del Pime, le travagliate storie che essi affrontano”. Per esempio, in Cina: “Le suore di san Giuseppe che vivono a Anyang hanno testimoniato difficoltà in tema di formazione spirituale, che provoca crisi d’identità religiosa. È un grido d’aiuto di cui dobbiamo tenere conto”.

La base comune che lega le varie realtà ecclesiastiche, spiega, “è la spiritualità missionaria”. Per dirla in poche parole, aggiunge p. Brambillasca, “posso citare la madre superiore delle suore della Provvidenza del Myanmar, che ha detto: ‘Abbiamo visto i missionari del Pime lavorare a tempo pieno, senza fermarsi, con i poveri, con fatiche enormi e senza perder tempo. È questa testimonianza di persone che portano il Vangelo e dedicano se stesse al 100% in zone difficili. È gente che ha dedicato tutta la propria vita alla missione, anche in condizioni estreme di povertà e di mancanza di libertà”. In breve, per tutti, la “spiritualità del Pime è incarnata nei padri fondatori: una spiritualità che non si risparmia, cerca di evangelizzare anche nelle difficoltà, pone attenzione ai poveri, ai malati e alle persone emarginate dalla società”.

Dall’evento di Hyderabad si sono poste le basi per il futuro. “Abbiamo capito – dice in conclusione – che se vogliamo rimanere uniti, non dobbiamo perdere tempo. Per questo, il prossimo incontro si terrà tra due anni, forse ancora in India. Per le tematiche, io ho proposto progetti da realizzare insieme in nuove missioni”.