Card. Bo ai vescovi dell’Asia: Con papa Francesco nella lotta agli abusi

“Con sincerità chiediamo perdono per ciò che abbiamo fatto di sbagliato e per quello che non siamo riusciti a fare”. “Rinnovamento strutturale necessario per sradicare dalla Chiesa ogni forma di abuso, non solo sessuale ma anche di potere e coscienza”.


Bangkok (AsiaNews) – Il card. Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon (Myanmar) e presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (Fabc), invita i presuli asiatici a sostenere l’appello di papa Francesco per la protezione dei minori dagli abusi. In una lettera pubblicata lo scorso 3 marzo, il primo cardinale birmano sottolinea inoltre “l’importante necessità di trasformare questo male in un'opportunità di purificazione” per la Chiesa.

Il presule era tra i delegati che hanno preso parte all’Incontro su “La Protezione dei Minori nella Chiesa”, svoltosi in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019. “Dopo aver ascoltato con dolore le vittime dei terribili crimini di abusi sessuali contro minori, commessi da membri del clero, con sincerità chiediamo perdono per ciò che abbiamo fatto di sbagliato e per quello che non siamo riusciti a fare”, si legge nella nota.

“In qualità di pastori ai quali è affidato un gregge – prosegue l’arcivescovo di Yangon – sappiamo che il dolore di quest’ultimo e la guarigione delle sue ferite sono al centro della missione del pastore”. Insieme al pontefice e i delegati all’Incontro, anche i vescovi dell’Asia ribadiscono quanto affermato da papa Giovanni Paolo II ai cardinali degli Stati Uniti il 23 aprile 2002: “La gente deve sapere che non c' è posto nel sacerdozio e nella vita religiosa per quelli che potrebbero nuocere ai giovani”.

Il card. Bo cita anche il discorso pronunciato da papa Francesco nella sala regia del Palazzo apostolico vaticano al termine dell’Incontro: “Il consacrato, scelto da Dio per guidare le anime alla salvezza, si lascia soggiogare dalla propria fragilità umana, o dalla propria malattia, diventando così uno strumento di satana”. “L’obiettivo della Chiesa – ha dichiarato il pontefice – sarà, dunque, quello di ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori abusati, sfruttati e dimenticati, ovunque essi siano”.

Il presidente della Fabc conclude il suo messaggio estendendo ai vescovi un invito: “Affidiamo la nostra risolutezza alla Beata Vergine Maria, madre del clero, ci accompagni nel viaggio verso il rinnovamento strutturale necessario per sradicare dalla Chiesa ogni forma di abuso, non solo sessuale ma anche di potere e coscienza”.