Fumi di metano dal fiume: 506 avvelenati, chiuse 111 scuole a Pasir Gudang

Secondo gli inquirenti, un camion ha scaricato i rifiuti tossici nel fiume Sungai Kim Kim. Ricoverate in ospedale 166 persone, nove sono in terapia intensiva. Non è chiaro quale tipo di gas velenoso sia responsabile per l’intossicazione.


Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Il ministero dell'Istruzione della Malaysia ha ordinato la chiusura di tutte le 111 scuole di Pasir Gudang, nello sud dello Stato di Johor, dopo il rinvenimento di sostanze chimiche nel fiume Sungai Kim Kim. Al momento, non vi sono morti ma 506 persone sono vittime di avvelenamento da metano. Di queste, 166 sono ricoverate in ospedale e nove ricevono trattamenti nei reparti di terapia intensiva. Mentre procedono le indagini sull’accaduto, le autorità hanno arrestato tre uomini per scarico di rifiuti tossici nel corso d’acqua. Uno dei sospettati a breve sarà processato per violazione delle leggi sull’ambiente.

Secondo i primi riscontri degli inquirenti, si ritiene che un camion abbia scaricato i rifiuti tossici nel sud dello stato di Johor la scorsa settimana, disperdendo fumi pericolosi su un'ampia area e causando tra la popolazione diffusi sintomi di avvelenamento, come nausea e vomito. Non è ancora chiaro quale tipo di gas velenoso è responsabile per l’intossicazione.

Il ministro dell'Istruzione, Maszlee Malik, ieri ha disposto in un primo momento la chiusura di 43 scuole della zona, salvo poi annunciare il blocco totale delle lezioni. Dopo aver smentito la morte di uno studente, il ministro della Salute Dzulkefly Ahmad ha invitato i cittadini ad adottare misure preventive come l’utilizzo di maschere.

Due scuole – la Sekolah Kebangsaan Taman Pasir Putih e la Sekolah Menengah Kebangsaan Pasir Putih – sono state interdette al pubblico lo scorso 7 marzo, dopo che studenti e impiegati hanno inalato fumi di metano da sostanze chimiche scaricate illegalmente nel vicino Sungai Kim Kim. Nei giorni successivi, mentre la polizia arrestava i tre sospettati, almeno 82 persone sono state ricoverate in ospedale o hanno richiesto un trattamento.

L’11 marzo, una seconda ondata di avvelenamento da metano ha avuto luogo poche ore dopo la riapertura delle due scuole. La sera di due giorni fa, le autorità hanno chiuso altre 13 scuole di Pasir Gudang, poiché centinaia di persone denunciavano sintomi dell’intossicazione. Mohammad Hamdan Wahid, direttore generale del dipartimento dei vigili del fuoco di Johor, dichiara che la seconda ondata di avvelenamento “non si sarebbe mai verificata, se le sostanze chimiche scaricate fossero state rimosse subito”. Il funzionario denuncia che le autorità non hanno smaltito i prodotti chimici dopo aver concluso che non erano più reattivi e sostiene che i costi delle operazioni hanno influito sulla decisione.