La Colletta pro Terra Santa, comunione e solidarietà con la Chiesa di Gerusalemme

Anche nella Quaresima di quest’anno si rinnova l’invito a pensare “con maggiore intensità ai fratelli e sorelle che vivono e testimoniano la fede nel Cristo morto e risorto in Terra Santa, esprimendo loro anche la solidarietà nella carità”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – La Quaresima, tempo liturgico nel quale si rivivono con maggiore intensità i momenti della nostra salvezza, è anche quello nel quale pensare “con maggiore intensità ai fratelli e sorelle che vivono e testimoniano la fede nel Cristo morto e risorto in Terra Santa, esprimendo loro anche la solidarietà nella carità”.

Lo ricorda la lettera della Congregazione per le Chiese orientali con la quale si rinnova l’esortazione a contribuire alla Colletta pro Terra Santa 2019 - Comunione e solidarietà con la Chiesa di Gerusalemme.

Nel documento, a firma del card. Leonardo Sandri e di mons. Cyril Vasil’, S.I., rispettivamente prefetto e segretario del dicastero, si legge che in un Medio Oriente nel quale “si assiste ad un processo che ha lacerato i rapporti tra i popoli della regione, creando una situazione di ingiustizia tale che sperare la pace diventa quasi temerario”, “la Chiesa, come ricorda san Paolo VI nella Nobis in animo, da tempo non è rimasta a guardare: ‘Dalla seconda metà del secolo scorso vi fu un importante aumento di opere pastorali, sociali, caritative, culturali, a beneficio della popolazione locale senza distinzioni e delle comunità ecclesiali in Terra Santa’”.

E “nell’ultimo periodo, assistiamo con speranza ad una certa ripresa dei pellegrinaggi, toccando con mano la gioia della fede di tanti fedeli che giungono in Terra Santa sempre più numerosi dalla Cina, dall’India, dall’Indonesia, dalle Filippine e dallo Sri-Lanka”.

Alla lettera sono allegati i resoconti di come sono stati spesi gli 8.633.099,88 euro raccolti lo scorso anno e destinati in gran parte alla Custodia di Terra Santa, che pure fornisce un dettagliato elenco delle proprie iniziative.