La Caritas di Colombo promuove l’armonia interreligiosa
di Melani Manel Perera

Il progetto “Developing the Inter-religious harmony” coinvolge gli abitanti di vari villaggi di Negombo. Direttore di Seth Sarana: “Non è stato facile ottenere la fiducia delle varie comunità”. Da buddisti e musulmani un invito comune: “Fare qualcosa di buono per le generazioni future”.


Colombo (AsiaNews) – Attività per i bambini, corsi di lingua per alunni e genitori, programmi formativi per i giovani, campi medici, feste religiose celebrate in comune: è come il “Seth Sarana”, nome dell’ufficio Caritas dell’arcidiocesi di Colombo, promuove il dialogo interreligioso a livello diocesano. P. Lawrence Ramanayake, il direttore, afferma: “Costruire l’armonia tra le religioni in una società multietnica e multi-religiosa è tra i nostri più importanti compiti come Caritas”.

Il sacerdote è intervenuto ad un incontro con i leader delle altre comunità religiose presenti sul territorio. L’evento si è svolto al Cardinal Cooray Centre di Negombo il 28 marzo. P. Ramanayake spiega che la Caritas di Colombo lavora da cinque anni con i leader delle altre fedi. Da questi sforzi sono nati sette gruppi a livello di villaggio, “che tentano di dare risposte ai problemi che si presentano”.

Il progetto “Developing the Inter-religious harmony” coinvolge gli abitanti di Dalupatha, Periyammulla, Thillandduwa, Bolawalana e Kandasurindugama, nel distretto di Colombo. Il direttore di Seth Sarana ammette che ottenere la fiducia delle varie comunità non è stato facile: “A volte chi non ci conosceva interpretava le nostre attività come un tentativo di conversione. Oppure i rappresentanti religiosi partecipavano agli eventi più per facciata che per reale interesse, e tra di loro non si instaurava un dialogo profondo. A volte manca comprensione e fiducia reciproca”.

L’inclusione di vari gruppi e realtà religiose ha favorito una maggiore conoscenza e curiosità nei confronti dell’altro. “Attraverso il catechismo – riporta il sacerdote – abbiamo rafforzato i valori nei nostri bambini e così si è generato un cambio d’atteggiamento verso le altre religioni. Ora i partecipanti vogliono conoscere meglio le altre culture e fedi”.

Da parte del Maulavi Abdul Rahuman, leader musulmano, e del ven. Atabaage Piyadhassi Thero, buddista, un invito comune: “Non vivremo in eterno. Proviamo a fare qualcosa di buono per le generazioni future”.