Mosca nega di dare sostegno all’attacco di Haftar

Oggi si riunisce il Consiglio di sicurezza. Per il portavoce del Cremlino Peskov è "necessario continuare tutti gli sforzi possibili per risolvere completamente la situazione con mezzi politici pacifici".


Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Mosca nega di dare sostegno all’attacco di Haftar contro il governo di Tripoli. In tal senso, oggi, il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, il quale ha detto ai giornalisti che spera che la crisi in Libia non porti a "un rinnovato spargimento di sangue", aggiungendo che Mosca non sta dando aiuto al generale Khalifa Haftar, le truppe del quale (nella foto) stanno marciando verso la capitale del Paese nel tentativo di prendere il controllo dell’intera Libia. Peskov ha aggiunto che è "necessario continuare tutti gli sforzi possibili per risolvere completamente la situazione con mezzi politici pacifici".

Alla domanda se la Russia abbia preso in considerazione il sostegno militare della Libia, Peskov ha risposto: "No, Mosca non ci sta prendendo parte in alcun modo", aggiungendo: "Stiamo monitorando molto attentamente la situazione in Libia".

Haftar, sostenuto dall'Egitto, dalla Francia e dagli Emirati Arabi Uniti, controlla la Cirenaica, nella parte orientale del paese, mentre la capitale Tripoli è la sede di un governo di unità nazionale riconosciuto dall’Onu, con a capo Fayez Al Sarraj. Verso la capitale sta muovendo il Libyan National Army di Haftar, sempre più vicino alle milizie che controllano Tripoli.

Una resa dei conti tra l'esercito di Haftar e le milizie potrebbe far precipitare la Libia in nuova violenza, probabilmente la peggiore dalla guerra civile del 2011, mettendo anche a rischio la possibilità che si svolgano i colloqui di pace previsti dal 14 al 16 aprile e volti a tracciare una tabella di marcia per nuove elezioni. In tale prospettiva è a Tripoli il segretario dell’Onu Antonio Gutierres e la situazione libica sarà al centro di una riunione del Consiglio di sicurezza, in programma oggi.

Il portavoce di Haftar, Ahmed al-Mesmari, ha detto che il prossimo obiettivo dell'esercito sarà la città di al-Aziziya, considerata la porta di Tripoli. In risposta, le milizie delle città occidentali di Zawiya e Misurata, che controllano Tripoli, hanno annunciato che si stanno mobilitando per affrontare Haftar