Confermata la pena capitale per i due monaci che uccisero il vescovo copto

Sentito il parere favorevole del gran Muftì, i giudici del tribunale penale di Damanhur hanno confermato in secondo grado la sentenza. Esclude le attenuanti generiche per la brutalità dell’assassinio. I due monaci potranno ricorrere in ultima istanza contro il verdetto. 


Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - Un tribunale egiziano ha confermato la condanna a morte per due ex monaci copti ortodossi, ritenuti responsabili dell’assassinio del loro vescovo avvenuto in circostanze - ancora - oscure a fine luglio dello scorso anno. Dietro l’omicidio di Anba Epiphanios, abate del monastero di san Macario, vi sarebbero state non meglio precisate “divergenze” fra il prelato e i due religiosi, Wael Saad e Ramon Rasmi Mansour, conosciuto col nome di Faltaous al-Makari.

La sera del 29 luglio il 64enne priore del monastero di San Macario a Wadi Natrun, circa 110 km a nord-ovest del Cairo, è stato rivenuto privo di vita e con profonde ferite alla testa all’interno dell’istituto che sorge in un’area desertica. In seguito alla morte, i vertici della Chiesa copta ortodossa egiziana hanno imposto il bando all’uso dei social per i monaci e il blocco di un anno a nuovi ingressi nei seminari. 

Fra le ragioni che hanno portato alla condanna a morte emessa in primo grado il 23 febbraio, vi è anche il fatto che i due autori non avrebbero avuto “scrupoli” nel commettere il gesto e di “non aver tenuto in debito conto” l’eta avanzata e la statura spirituale della vittima. Questo ha di fatto escluso la possibilità di concedere le attenuanti generiche del caso.

Il 24 aprile scorso il gran muftì d’Egitto ha esaminato la vicenda processuale - nel Paese dei faraoni l’autorità religiosa esprime sempre un giudizio nei casi in cui viene inflitta la pena capitale - e ha confermato il verdetto di primo grado. In seguito alla decisione (non vincolante) del gran Muftì, i giudici del tribunale penale di Damanhur hanno stabilito che la sentenza sia esecutiva. 

Ora i due ex monaci potranno ricorrere in ultima istanza alla Corte suprema.

In una nazione di quasi 95 milioni di persone a larga maggioranza musulmana, i cristiani [soprattutto copti ortodossi] sono una minoranza consistente, pari al 10% circa del totale della popolazione.