Bartolomeo fa gli auguri di Pasqua in ucraino
di Vladimir Rozanskij

Il patriarca ecumenico di Costantinopoli consola gli ortodossi ucraini dell’esclusione dalla Pasqua a Gerusalemme. Ortodossi russi portano il fuoco sacro alle Lavra delle Grotte di Kiev e alle chiese di Donetsk.


Mosca (AsiaNews) - Durante la celebrazione pasquale di domenica 28 aprile, per la prima volta, il messaggio patriarcale è stato letto anche in lingua ucraina. A diffondere questo particolare è stato l’ambasciatore dell’Ucraina in Turchia, Andrey Sibiha, attraverso Twitter, e la notizia è stata ripresa dall’agenzia Rbk-Ukraina (clicca qui).

“Oggi durante la celebrazione della festa di Pasqua al Fanar, il patriarca Bartolomeo ha letto il suo messaggio anche in ucraino – ancora un anno fa sarebbe stato impensabile! Credete, e la vittoria sarà per sempre! Tutto per l’Ucraina!”, è il testo entusiasta dell’ambasciatore.

Le parole del patriarca ecumenico hanno consolato, almeno parzialmente, gli ortodossi autocefali ucraini dall’esclusione nelle celebrazioni al Santo Sepolcro di Gerusalemme, sancita dal patriarca Teofilo, dietro invito dei russi. Gli ortodossi fedeli a Mosca hanno poi portato il “fuoco santo” di Gerusalemme, con un atto dimostrativo, dalla Lavra delle Grotte di Kiev alle chiese di Donetsk, la repubblica filo-russa autoproclamata nella zona contesa dell’Ucraina ai cui abitanti il presidente Putin ha concesso, nei giorni scorsi, la cittadinanza russa.

Il patriarca Bartolomeo ha anche inviato la sua benedizione al nuovo presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la vittoria alle elezioni del 21 aprile, invitandolo a proseguire le riforme in Ucraina, e assicurando da parte sua di sostenere la rinascita spirituale del Paese. Zelensky si è ulteriormente scusato per l’ironia con cui nei suoi spettacoli televisivi si è rivolto alla concessione del Tomos di autocefalia, sollecitato a questo dal “patriarca emerito” Filaret (Denisenko).

Il metropolita autocefalo di Kiev Epifanyj (Dumenko) ha assicurato dopo le elezioni che non esistono rischi di revoca del Tomos, anche se con il nuovo presidente dovesse radicalmente cambiare il corso della politica ucraina.