Scontri fra studenti e polizia. I giovani ingannati con falsi diplomi

Due giovani sono stati feriti alle gambe. Ogni documentazione degli scontri sui social è stata cancellata. I giovani erano stati iscritti per essere infermieri e invece alla fine del corso si trovano solo ad avere punteggi in economia domestica. In Cina si possono aprire scuole di ispirazione corrotta, ma nessuna scuola di ispirazione religiosa.


Nanjing (AsiaNews/Agenzie) – Studenti furiosi per essere stati ingannati si sono scontrati con polizia e personale di sicurezza all’Istituto di tecnologia applicata di Nanjing. Due studenti sono stati feriti alle gambe.

Sui social, gli studenti avevano documentato gli scontri – avvenuti lo scorso venerdì 26 aprile - e la loro situazione, ma la polizia ha cancellato tutto. Le forze dell’ordine hanno pubblicato invece una dichiarazione ufficiale in cui si accusano i giovani di aver “creato disordini fra gli studenti, distruggendo porte e finestre”.

Le tensioni sono iniziate quando gli studenti, quasi alla fine dei loro studi, sono venuti a sapere che il corso non li qualificava ad essere infermieri – come era stato promesso all’inizio – ma dava punteggi in economia domestica.

La scoperta ha portato alla rivolta degli studenti e dei loro genitori, sedata poi dalla polizia.

Lo scandalo dei falsi diplomi e promesse è emerso il 23 aprile scorso, quando gli studenti sono stati avvisati che per ricevere un diploma d’infermiere, dovevano trasferirsi al Collegio professionale di Yingtian. Ma negli anni precedenti, l’istituto di Nanjing aveva invitato alle iscrizioni assicurando un diploma alla fine degli studi.

Ora gli studenti che vogliano completare gli studi, dovranno iscriversi a Yingtian e pagare 16mila yuan all’anno (circa 2200 euro).

In Cina l’educazione è un campo sotto la responsabilità dello Stato. Negli ultimi decenni esso ha permesso la nascita di molte scuole per far fronte alle nuove esigenze dell’economia. I permessi per aprire nuove scuole sono divenuti una nuova fonte di corruzione. In compenso, il governo non permette in alcun modo che vengano aperte scuole di ispirazione religiosa, dato che le religioni insegnano “falsità” e rimangono “oppio del popolo”.