Libano in lutto. Le spoglie del card. Sfeir a Bkerké

Il trasporto del feretro avvenuto fra ali di folla con bandiere, striscioni, fotografie del patriarca defunto. Le condoglianze degli ambasciatori d’Arabia saudita, d’Iran, di Siria, degli Emirati. Il telegramma del papa: “Una grande figura della storia del Libano”.


Beirut (AsiaNews) – Per quest’oggi e per domani il governo libanese ha proclamato due giorni di lutto nazionale in onore del patriarca maronita Nasrallah Sfeir, deceduto lo scorso 12 maggio all’Hotel Dieu di Ashrafieh, a pochi giorni da suo 99mo compleanno. Uffici governativi e municipali rimangono chiusi, insieme alle scuole e vengono esposte le bandiere a mezz’asta.

Nella tarda mattinata, la salma del patriarca defunto è stata trasportata a Bkerké, la sede patriarcale, dove è stata accolta dal card. Beshara Rai, successore di Sfeir, che domani presiederà anche i funerali solenni.

La salma era composta in una bara di legno d’ulivo di Qannoubine, la zona della cosiddetta ‘valle dei santi’, dove si insediarono per primi i monaci maroniti nel X secolo. Sulla strada verso la montagna di Bkerké, il feretro è passato fra ali di folla, che esponevano bandiere, striscioni di saluto e di onore, oltre che fotografie del patriarca che è stato “custode dell’unità nazionale”, avendo lavorato per la riconciliazione delle comunità e contro l’occupazione siriana e israeliana del Paese.

Da tre giorni si moltiplicano le condoglianze di personalità libanesi e internazionali. L’ambasciatore saudita Walid Boukhari si è recato a Baabda, al palazzo presidenziale, per esprimere il suo cordoglio. Altri ambasciatori – fra cui quelli dell’Iran, della Siria, degli Emirati - si sono recati a Bkerké per presentare le condoglianze al patriarca Beshara Rai.

Ieri, la Sala stampa vaticana ha reso pubblico il testo del telegramma che papa Francesco ha inviato al card. Rai, ricordando il servizio del patriarca defunto, caratterizzato da “dolcezza e determinazione”. Il pontefice ricorda anche il suo impegno come “artigiano di pace e di riconciliazione” e come “ardente difensore della sovranità e dell’indipendenza del suo Paese”, che hanno reso Nasrallah Sfeir “una grande figura della storia del Libano”.