Arcivescovo di Canterbury: "Musharraf riveda la legge sulla blasfemia"

Nel corso di una visita in Pakistan il leader anglicano chiede al governo di rivedere la legge sulla blasfemia dopo gli attacchi alla comunità cristiana di Sangla Hill.


Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – L'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, ha chiesto al presidente Musharraf di rivedere la legge nazionale sulla blasfemia. Wiliams si trova in Pakistan per visitare la zona colpita dal terremoto nel nord del Paese.

La richiesta del leader anglicano cade a pochi giorni dalle violenze contro la comunità cristiana di Sangla Hill. Il 12 novembre una folla di circa 2 mila musulmani ha vandalizzato e poi incendiato 3 chiese, un convento di suore, 2 scuole cattoliche, la casa di un pastore protestante e quella di un parroco, un ostello per ragazze ed alcune case di cristiani.

Secondo la comunità islamica la violenza è stata motivata da un presunto caso di blasfemia: Yousaf Masih, cristiano, avrebbe infatti bruciato l'11 novembre alcune copie del Corano. Sia i leader religiosi che la comunità lo difendono: l'uomo è analfabeta e non in grado di distinguere il Corano da altri libri. Per i familiari, tutto è nato da una semplice questione economica.

La legge sulla blasfemia prevede la pena di morte per chi dissacra il Corano. Per la comunità cristiana del Paese, il provvedimento è solo una scusa per attaccarli.

Per il leader anglicano il problema "non è tanto una legge che condanna la blasfemia, ma il fatto che la legge è così severa e presenta tali e tanti buchi di interpretazione che permette a chiunque di iniziare violenze arbitrarie solo appellandosi ad essa".

La reazione del governo agli attacchi contro Sangla Hill è stata ambivalente: Musharraf ha infatti condannato la violenza contro la comunità cristiana ma anche la presunta dissacrazione del Corano.