Jakarta, Widodo vince il secondo mandato. L’opposizione fa ricorso
di Mathias Hariyadi

La Commissione elettorale pubblica i risultati ufficiali delle elezioni di aprile. Tra il presidente in carica e lo sfidante Prabowo Subiato vi è una differenza pari al 10% dei voti. L’opposizione denuncia brogli e irregolarità: presenterà un esposto presso la Corte costituzionale. Gli organizzatori della campagna “potere del popolo” affermano che oggi e domani più di un milione di persone scenderà in piazza per protestare.


Jakarta (AsiaNews) – Il presidente indonesiano Joko “Jokowi” Widodo (foto 1) ottiene il suo secondo mandato, dopo aver sconfitto il rivale Prabowo Subianto nelle elezioni dello scorso 17 aprile. Lo annuncia oggi la Commissione elettorale generale (Komisi Pemilihan Umum – Kpu), in anticipo rispetto al previsto. L’opposizione si rifiuta di riconoscere la sconfitta denunciando brogli e irregolarità nel voto. Nei prossimi giorni, Subianto presenterà ricorso presso la Corte costituzionale. Nel frattempo, le figlie dell'ex dittatore indonesiano Suharto e del padre fondatore Sukarno si sono unite all'opposizione per chiedere due giorni di proteste di massa a partire da oggi.

La Kpu avrebbe dovuto annunciare domani il conteggio finale dei voti. Ma i timori delle autorità riguardo possibili disordini e manifestazioni di strada ieri hanno spinto i funzionari a lavorare per tutta la notte. Arief Budiman (foto 2), presidente della Commissione, ha comunicato in una diretta video che Widodo ed il suo candidato vicepresidente, Ma'ruf Amin, hanno vinto le elezioni con il 55,5% delle preferenze, contro il 44,5% di Subianto e Sandiaga Uno. Circa 85,6 milioni di indonesiani su quasi 154 milioni di elettori hanno votato a favore del presidente in carica.

Azis Subekti, esponente della campagna Subianto, si è rifiutato di firmare e convalidare i risultati ufficiali delle elezioni. “Non ci arrenderemo nella nostra lotta contro l'ingiustizia, la frode e l'abuso”, ha dichiarato. Ieri, l'agenzia elettorale ha respinto le accuse di brogli sistematici, citando una mancanza di prove. Osservatori e analisti indipendenti hanno dichiarato che il voto si è svolto in modo corretto ed equo. Ciò nonostante, Sufmi Dasco Ahmad, direttore della squadra legale di Subianto, ha affermato: “Presenteremo una causa alla Corte costituzionale”.

Le autorità temono che le manifestazioni di massa annunciate dai sostenitori di Subianto possano destabilizzare il Paese. La polizia indonesiana ha avvertito di possibili attacchi da parte di gruppi terroristici. Circa 30 sospetti jihadisti sono stati arrestati in connessione con un piano per colpire la Commissione elettorale. Durante i raid, le forze di sicurezza hanno sequestrato diversi ordigni esplosivi improvvisati e altri materiali per la fabbricazione di bombe. Oltre 32mila tra soldati e poliziotti sono spiegati per garantire l’ordine pubblico nella sola capitale.

Personalità di spicco legate a Subianto, come l’ex gen. Kivlan Zen e l’avvocato fondamentalista Eddy Sudjana, nei giorni scorsi avevano minacciato di ricorrere a proteste di piazza contro Widodo e la Kpu. Anche Rachmawati Sukarnoputri, la meno conosciuta delle due figlie di Sukarno, e Titiek Suharto, ex moglie di Prabowo e figlia dell'ex presidente Suharto, fanno parte del movimento, tra le cui fila vi sono ex generali dell'esercito. Gli organizzatori della campagna “potere del popolo” affermano che da oggi più di un milione di persone scenderà in piazza, ma analisti ed esperti dubitano che un così grande numero di manifestanti si unirà alla protesta. Secondo alcuni, il movimento potrebbe perdere terreno dopo che le due maggiori organizzazioni musulmane del Paese, Nahdlatul Ulama (Nu) e Muhammadiyah, hanno vietato ai suoi membri di parteciparvi.