Violenze a Jakarta dopo i risultati elettorali: sei morti ed oltre 200 feriti

Arrestati “più di 20 provocatori”. L’opposizione denuncia brogli e irregolarità e non accetta la sconfitta. I sostenitori di Prabowo Subianto sono scesi in piazza subito dopo l’annuncio dei risultati. Agenti di polizia ed i militari sul campo non erano equipaggiati con proiettili letali.


Jakarta (AsiaNews) – Sei morti, oltre 200 feriti e decine di arresti: è il bilancio delle violenze scoppiate a Jakarta dopo che ieri la Commissione elettorale generale (Komisi Pemilihan Umum – Kpu) ha annunciato la vittoria del presidente Joko “Jokowi” Widodo nelle elezioni presidenziali di aprile. Widodo ed il suo vice, Ma'ruf Amin, hanno ottenuto il 55,5% delle preferenze, contro il 44,5% dei rivali Prabowo Subianto e Sandiaga Uno.

Sostenuta da islamisti e formazioni conservatrici, l’opposizione si rifiuta di riconoscere la sconfitta denunciando brogli e irregolarità nel voto. Nei prossimi giorni, Subianto presenterà ricorso presso la Corte costituzionale. L'Agenzia elettorale ha respinto le accuse di brogli sistematici, citando una mancanza di prove. Osservatori e analisti indipendenti hanno dichiarato che il voto si è svolto in modo corretto ed equo.

Le proteste nella capitale sono iniziate ieri in modo pacifico, ma in serata si sono trasformate in violente con l’incendio di auto ed il lancio di petardi contro la polizia. Schierati in assetto antisommossa, gli agenti hanno risposto lanciando gas lacrimogeni. In un primo momento, migliaia di manifestanti si erano radunati davanti al quartier generale della Kpu in sostegno di Subianto, ma in seguito si sono diretti verso altre zone di Jakarta. Il portavoce della polizia Dedi Prasetyo ha dichiarato che sono stati arrestati “più di 20 provocatori”. Il funzionario ha aggiunto che gli agenti di polizia ed i militari sul campo non erano equipaggiati con proiettili letali.