Arunachal Pradesh, 600 giovani pregano per la pace (Foto)

Al ritiro hanno partecipato cattolici, protestanti e di altre fedi. Per i non cristiani “è stata l’occasione per conoscere la vita di Cristo e rimuovere i preconcetti sulla Chiesa cattolica”. Durante l’evento 23 giovani hanno sentito la chiamata di Cristo e prenderanno i voti.


New Delhi (AsiaNews) – In Arunachal Pradesh circa 600 giovani da otto distretti, cattolici, cristiani protestanti e di altre religioni, hanno partecipato ad un ritiro spirituale durante il quale hanno pregato per la pace in India. Ad AsiaNews p. Felix Anthony, portavoce della Chiesa cattolica del nord-est dell’India, dichiara: “È stato l’incontro più bello mai avuto nella diocesi di Miao grazie all’entusiasmo e alla partecipazione attiva dei delegati. L’evento è stato reso ancora più speciale per la presenza di molti cristiani di varie denominazioni e tanti non cristiani. Tutti si sentivano benedetti per aver preso parte al ritiro”. In particolare, aggiunge il sacerdote, “per i ragazzi non cristiani è stata l’occasione per conoscere la vita di Cristo e rimuovere i preconcetti che essi hanno sulla Chiesa cattolica”.

Il ritiro spirituale, dal nome "leadership programme", si è tenuto dal 19 al 22 maggio. L’evento è stato organizzato dalla diocesi di Miao (Arunachal Pradesh), in collaborazione con il National Catholic Charismatic Renewal Services di New Delhi. Il programma si è concluso con una marcia per la pace a Margherita, in Assam, presso il Divine Renewal Retreat Centre. Qui, con una veglia di preghiera, i partecipanti hanno portato in processione la statua della Madonna ed esposto cartelli che lanciavano appelli all’armonia interreligiosa e alla fine delle violenze. “Preghiamo per la pace”, “Fermiamo l’uccisione di persone innocenti”, si leggeva sui manifesti.

La speciale preghiera per la convivenza pacifica era motivata anche da un grave episodio avvenuto nei giorni precedenti: l’uccisione di un parlamentare locale e della sua famiglia in un agguato nel distretto di Tirap. Tra i giovani presenti, vi erano diversi suoi familiari. Mons. George Pallipparambil, vescovo di Miao, ha lanciato un appello ai ragazzi: “La pace è un dono che ci scambiamo l’un l’altro. Sono di fronte a voi con profondo dolore nel cuore. Ciò che è avvenuto nel distretto di Tirap è da condannare con fermezza. Tutti noi dobbiamo fermare la barbarie nei villaggi, nei distretti e nello Stato. Cari giovani, guardo a voi con speranza, affinchè possiate vivere in pace e promuovere la pace rispettando le regole della società, i genitori e la natura”.

Datliam Matey, rappresentante giovanile della regione del nord-est, afferma: “Il nostro Paese, il nostro Stato e i nostri distretti hanno bisogno di pace, ora più che mai. Sappiamo che questa marcia non fermerà le violenze nell’immediato, ma se tutti noi torniamo a casa e diventiamo promotori di pace, questa sarà possibile ovunque”.

Durante il ritiro, conclude p. Felix, “15 ragazze e otto ragazzi hanno avvertito la chiamata del Signore e deciso di prendere i voti come sacerdoti e suore. Tutti i delegati sono tornati ai villaggi di provenienza con lo spirito pieno d’entusiasmo e con l’intenzione di condividere la Buona Novella di Cristo con chiunque”.

(Photo credit: p. Felix Anthony)