Seoul sblocca gli aiuti umanitari per Pyongyang

Il governo sudcoreano metterà a disposizione di agenzie Onu 8 milioni di dollari Usa. Sono i primi aiuti forniti a Pyongyang dal governo Moon, attraverso agenzie internazionali. Il Paese era diviso sull’opportunità di inviare cibo al Nord. Il regime ha ricevuto assistenza da Mosca negli ultimi quattro mesi.


Seoul (AsiaNews) – Il governo sudcoreano ha approvato un piano per inviare 8 milioni di dollari Usa (circa 7,1 milioni di euro) in aiuti umanitari alla Corea del Nord, attraverso agenzie internazionali. Lo ha annunciato il ministero dell'Unificazione ieri, qualche ora prima che l’ambasciata russa a Pyongyang rivelasse che Mosca ha spedito al Nord circa 4mila tonnellate di grano, per aiutare il regime a fronteggiare l’emergenza alimentare in corso e acuita dalla siccità.

Seoul dichiara che circa 4,5 milioni di dollari saranno assegnati al Programma alimentare mondiale (Wfp); altri 3,5 milioni andranno ai programmi di assistenza sanitaria e nutrizionale del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef). Si tratta dei primi aiuti forniti a Pyongyang dal governo del presidente Moon Jae-in (in carica dal 2017), attraverso organismi Onu.

Il ministero dell'unificazione ed il Consiglio intercoreano per la promozione di scambio e cooperazione (Ikecpc) hanno definito il piano, dopo colloqui iniziati il 29 maggio e terminati ieri. Le discussioni hanno rispecchiato la divisione dell’opinione pubblica sudcoreana sull’opportunità di inviare o meno aiuti umanitari al Nord.

Nel frattempo, Pyongyang ieri ha ricevuto 2.895 tonnellate di grano russo. Alcuni giorni prima, Mosca ne aveva recapitate altre 1.100. L’ambasciata russa in Corea del Nord specifica che la consegna è avvenuta attraverso il Wfp; il cibo fornito sarà utilizzato per sostenere bambini e donne incinte. La missione diplomatica afferma di aver provveduto ad aiuti umanitari anche a febbraio, marzo ed aprile scorsi.