Israele accusa: l'insediamento di Teofilo III è "un grave errore"

Contestata la cerimonia di giovedì scorso, celebrata nonostante le obiezioni ufficiali. Per il patriarca Israele si comporta "come l'impero Ottomano".


Gerusalemme (AsiaNews) – Il governo israeliano ha definito ieri "un grave errore" la cerimonia di intronizzazione con la quale giovedì 24 novembre Teofilo III è stato incoronato nuovo Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme. La definizione è inserita in una replica preliminare alla petizione presentata dal Patriarcato all'Alta Corte di Giustizia di Israele un mese fa.

Nella petizione Teofilo III chiedeva allo Stato israeliano di riconoscere la sua elezione a Patriarca al posto del deposto Ireneos I, nomina decisa dal Sinodo di Gerusalemme e confermata da quello pan-ortodosso di Istanbul (Costantinopoli). Nella replica di ieri Israele chiama Teofilo "metropolita di Tabor", il suo ruolo prima della nomina patriarcale, mentre Ireneos I è "Sua Beatitudine, il Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme".

"La petizione di Teofilo III – si legge nel documento – deve essere annullata perché la cerimonia di intronizzazione si è svolta nonostante l'assenza di un verdetto ufficiale della Corte". "Israele – continua – aveva già espresso delle obiezioni sulla questione tramite una lettera scritta dal ministro per gli Affari di Gerusalemme Tzachi Hanegbi di cui il Patriarcato non ha tenuto conto".

L'ufficio legale del Patriarcato ha risposto definendo l'incoronazione "una cerimonia religiosa, parte dei costumi e delle credenza ortodosse, di cui abbiamo informato in anticipo Israele nonostante fosse una questione puramente interna".

Il nuovo Patriarca aveva commentato il giorno dopo la sua intronizzazione l'atteggiamento di Israele in un'intervista concessa al quotidiano Haaretz. Per Teofilo, Israele "ricorda l'era in cui regnava l'impero Ottomano, quando il Patriarcato era soggetto alla discrezione arbitraria dei sultani regnanti".