Pandemia di peste suina: in crisi industria alimentare ed allevatori vietnamiti
di Tran Hung

Dallo scorso febbraio, sono morti almeno 2,47 milioni di maiali. Per la malattia, che non si trasmette all’uomo, non esistono vaccini né cure. Lo scorso 11 giugno, la malattia ha raggiunto anche Ho Chi Minh City. Ad oggi il Paese ha perso 154 milioni di dollari Usa. Il Vietnam ha la settima popolazione di maiali al mondo (30 milioni di animali) ed è il sesto produttore di carne suina. Il maiale costituisce il 70% della dieta locale.


Ho Chi Minh City (AsiaNews) – La pandemia di peste suina africana (Asf) mette in ginocchio l’industria alimentare vietnamita e migliaia di famiglie di allevatori. I primi casi della malattia – per cui non esistono vaccini né cure – sono stati scoperti nei primi giorni dello scorso febbraio, nella provincia settentrionale di Hưng Yên. Finora sono state infettate 59 delle 63 province e città del Vietnam e sono morti almeno 2,47 milioni di maiali.

Lo scorso 11 giugno, il Dipartimento dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale di Ho Chi Minh City (Saigon) ha annunciato che la malattia ha raggiunto la città, infettando un allevamento di maiali nel distretto periferico IX. Funzionari governativi riportano di aver abbattuto 163 maiali della fattoria, di proprietà della sig.ra Lê Thị Ngọc Cẩm. Le autorità hanno distrutto il cibo avanzato e seppellito le carcasse degli animali in una fossa profonda, sottoposta ogni giorno a sterilizzazione. Nguyễn Phước Trung, direttore del Dipartimento dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale di Saigon, dichiara: “la famiglia responsabile per il primo caso di peste suina africana in città allevava i suini con gli avanzi forniti da negozi di alimentari e piccoli ristoranti del distretto”.

La sig.ra Phạm Khánh Phong Lan, a capo del Consiglio cittadino per la sicurezza alimentare, afferma: “Siamo molto preoccupati per i maiali che vengono importati in città secondo la pratica dei ‘đường tiểu ngạch’ – piccoli scambi transfrontalieri non rintracciabili. Questo significa contrabbando”. Phong Lan avverte: “Al momento, alcuni criminali commerciano quello che dicono essere un vaccino per prevenire la peste suina africana. Ma confermo che finora esperti e ricercatori non hanno ancora scoperto una cura. Speriamo di avere il vaccino il prima possibile. Quanti fanno pubblicità e vendono un vaccino sono persone fraudolente”.

Secondo le stime di esperti, dalla scoperta della malattia ad oggi il Paese ha perso 3,6 trilioni di dong vietnamiti (154 milioni di dollari Usa). La cifra include i costi per la macellazione dei suini infetti e l'irrorazione delle aree colpite con disinfettanti. Il Vietnam ha la settima popolazione di maiali al mondo (30 milioni di animali) ed è il sesto produttore di carne suina. Secondo i dati ufficiali, costituisce una fonte di sostentamento per 2,4 milioni di famiglie. Il maiale costituisce il 70% della dieta vietnamita media. Il ministero dell'Industria e del commercio sta esaminando le forniture di carne di maiale surgelate, come piano per soddisfare una possibile carenza di maiale.

Nei primi quattro mesi di quest'anno, le importazioni di carne suina in Vietnam sono aumentate di 6,7 volte rispetto allo stesso periodo del 2018, raggiungendo i 23,58 milioni di dollari. La peste suina africana non colpisce gli esseri umani. Gli ultimi dati raccolti dal 6 giugno dall'Organizzazione mondiale per la salute degli animali mostrano che 13 Paesi e territori sono interessati da focolai della malattia: Belgio, Ungheria, Lettonia, Moldova, Polonia, Romania, Russia, Ucraina, Cina continentale, Hong Kong, Corea del Nord, Vietnam e Sudafrica.