Cattolici delle Filippine: "Legge sui 2 figli, ostacolo assurdo ad una società migliore"
di Santosh Digal

Un deputato cattolico spiega ad AsiaNews i limiti, le contraddizioni ed i rischi rappresentati dalle leggi di pianificazione familiare controllata. "Guardate l'Occidente o il Giappone – denuncia - sono nazioni ricche ma senza giovani".


Manila (AsiaNews) – La pianificazione familiare obbligata "è semplicemente assurda" e rappresenta solo "un ostacolo voluto sulla strada verso una migliore società filippina". Rene Velade, deputato cattolico, commenta per AsiaNews le leggi di Manila e le condanna perchè "obbligano la popolazione ad avere 2 figli".

"L'Atto sulla gestione responsabile della popolazione, meglio conosciuto come legge dei 2 figli – dichiara – dovrebbe essere annullato dal governo insieme alle altre 2 leggi che stanno distruggendo la nostra nazione, la 1808 e la 3422". "Queste leggi – spiega - sono solo un limite ad una corretta economia interna e ad una società patriottica ed educata. Credo sia semplicemente assurdo un governo che sostiene di dare una scelta libera alle famiglie ma poi impone un limite al numero dei figli".

Il problema non è solo etico o morale, ma "sociale". "Non bisogna perdere di vista cosa è successo nell'Occidente, in Corea o in Giappone – denuncia – che sono nazioni sviluppate, ricche ed industrializzate. In questi posti la pianificazione familiare sta portando ad un invecchiamento della popolazione che distruggerà tutto quello che hanno ottenuto in campo economico".

"Queste nazioni affrontano crisi terribili: non hanno giovani, dipendono dagli immigrati per tutto. Nessuno paga la previdenza sociale che dovrebbe garantire il sostentamento dei cittadini sempre più anziani. Senza giovani, senza figli, chi si gode i prodotti dell'economia interna? Chi compra i prodotti nazionali?"

"Alcuni, nelle Filippine, guardano a questi paesi come ad un modello da seguire e non si accorgono che la loro esperienza sottolinea solo il fallimento di una politica di controllo delle nascite".

La riduzione del tasso di crescita della popolazione filippina "si può ottenere – conclude – ma in maniera corretta, seguendo la dottrina sociale della Chiesa: se informi la popolazione in modo corretto e fornisci assistenza medica ed igienico-sanitaria, oltre a sostenere un'economia stabile, ottieni lo stesso risultato".

"Le risorse umane – conclude il politico - sono la nostra principale speranza: dobbiamo assicurare loro una totale protezione".