Hiroshima, il cuore dei bambini, unito a quello degli ibakusha (sopravvissuti)

Per superare “il passato straziante della nostra amata città”, è necessario proteggere “le persone che ci sono preziose”. Accogliere le differenze, “per essere sicuri di un futuro in cui non ci sarà mai più una guerra iniziata”. Le promesse di due bambini alla odierna cerimonia di commemorazione della bomba atomica a Hiroshima.


Hiroshima (AsiaNews) – Riportiamo qui sotto il testo completo della dichiarazione di Impegno per la pace, letta da due bambini, Shuka Kaneda (a destra nella foto) e Tadahiro Ishibashi (a sin.), oggi alla commemorazione dei 74 anni dalla bomba atomica su Hiroshima (trad. italiana a cura di AsiaNews).

Noi, bambini di Hiroshima, amiamo la nostra città,

i suoi fiumi lenti e la bellezza naturale, le voci della comunità che ci accoglie al nostro ritorno a casa da scuola, i cittadini che sono sempre forti nella pazienza e pieni di speranza.

Hiroshima trabocca di tutte queste cose preziose e ancora di più.

6 agosto 1945

Quel giorno, e in tutti i giorni seguenti, [ci furono] visioni infernali così orribili da non poter passare inosservati: i fiumi che scorrono rossi di sangue, le montagne di detriti, la gente strappata della propria pelle, cataste di corpi senza vita.

Questo è il passato straziante della nostra amata città.

“La guerra è una cosa molto speciale: è impossibile da dimenticare”. Queste sono le parole di un ibakusha [sopravvissuto].

Noi portiamo le voci forti delle anime degli ibakusha, tutti derubati di qualcosa che è insostituibile.

E trasmetteremo queste voci alle future generazioni e al mondo intero.

Per essere sicuri che il nostro passato straziante non finisca solo per essere un passato straziante.

Per essere sicuri di un futuro in cui non ci sarà mai più un inizio di guerra.

Le nostre nazioni, le nostre culture, le nostre storie;

sebbene le nostre differenze siano molte, una cosa rimane la stessa: il modo in cui sentiamo come preziose certe cose, le persone che ci sono preziose.

Noi vogliamo proteggere queste cose, queste persone che ci sono preziose.

Esprimendo riconoscenza e perdono l’uno all’altro con frasi quali “Grazie” e “mi dispiace”,

Sostenendoci e aiutandoci l’un l’altro,

Imparando uno dall’altro e facendo lo sforzo di comprendere le nostre differenze:

Vi sono cose che perfino noi bambini possiamo fare, cose che portano la pace nelle nostre comunità.

Come bambini che imparano dalla nostra amata Hiroshima,

saremo rispettosi l’uno dell’altro e condivideremo in modo aperto i nostri sentimenti.

Continueremo a imparare di nostra spontanea volontà

Con i nostri cuori, uniti a quelli degli hibakusha, vogliamo portare gli ideali di pace a tutto il mondo.

 

Rappresentanti dei bambini:

 

Shuka Kaneda (Scuola elementare Ochiai, Hiroshima)

Tadahiro Ishibashi (Scuola elementare Yano, Hiroshima)