Bishkek, le forze speciali tentano invano di arrestare l’ex presidente

L’operazione militare è fallita per l'opposizione di gruppi armati. Tra soldati e sostenitori di Almazbek Atambayev è morto un ufficiale; 47 persone sono rimaste ferite. Il presidente Jeenbekov convoca una riunione del Consiglio di sicurezza. Il parlamento terrà una sessione di emergenza.


Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Il Kyrgyzstan è sprofondato in una grave crisi politica che rischia di minare la stabilità del Paese: questa notte le Forze di sicurezza d'élite hanno tentato di arrestare l'ex presidente Almazbek Atambayev nella sua residenza di Koy-Tash (a sud della capitale), ma i sostenitori del 62enne politico socialdemocratico le hanno respinte. Il raid è iniziato ieri sera ed è proseguito fino alle prime ore dell’alba. Negli scontri ha perso la vita un soldato; quasi 47 persone – 23 civili e 24 militari – sono rimaste ferite. Testimoni oculari hanno diffuso su internet le immagini video dell’operazione.

Il parlamento del Kyrgyzstan ha mosso diverse accuse penali contro Atambayev e lo ha privato dell'immunità a giugno, quando gli è succeduto l'attuale capo di Stato, Sooronbai Jeenbekov. Atambayev – che ha governato il Kyrgyzstan dal 2011 al 2017 – nelle ultime settimane aveva aumentato la sicurezza nella sua tenuta, mentre le tensioni con il successore aumentavano; fino a ieri sera, quando il Comitato di sicurezza nazionale (Gknb) ha dichiarato che le forze speciali stavano intraprendendo “un'operazione per arrestare l'ex presidente”. Il Gknb ha affermato che i soldati erano equipaggiati “solo con proiettili di gomma”, mentre i sostenitori di Atambayev disponevano di munizioni letali.

Atambayev è accusato di una serie di crimini, tra cui abuso di potere, corruzione ed appropriazione indebita. L’ex presidente ha ignorato tre mandati di comparizione, emessi dalla polizia per un caso legato alla sorprendente liberazione dal carcere di un noto boss della malavita, durante la sua presidenza. Lo scorso mese, Atambayev si è recato a Mosca per alcuni colloqui con il presidente Vladimir Putin. Il leader russo ha però espresso il suo sostegno a Jeenbekov esortando il Paese ad “unirsi attorno all'attuale presidente”.

Il presidente Jeenbekov, che ha interrotto le sue vacanze per tornare a Bishkek, ha convocato una riunione del Consiglio di sicurezza per questa mattina ed il parlamento terrà una sessione di emergenza. Atambayev ha parlato sul canale televisivo di sua proprietà dopo il fallimento delle discussioni tra il Ministero degli Interni e i suoi rappresentanti. Il popolo kirghiso “non vivrà mai in ginocchio, non sarà mai un gregge di pecore, non sarà mai lo schiavo del clan dominante”, ha dichiarato.