Emergenza monsoni nell’ovest dell’India: oltre 40 morti e 100mila sfollati (Foto-Video)
di Nirmala Carvalho

Gli Stati più colpiti sono Kerala, Maharashtra e Karnataka. Previste forti precipitazioni anche nelle prossime 24 ore. Mons. Derek Fernandes, vescovo di Belgaum: “La Chiesa in prima linea per salvare vite. Chiediamo preghiere e solidarietà di ogni tipo”. A Bangalore, il card. Gracia incontra i vescovi locali e coordina gli aiuti.


New Delhi (AsiaNews) – Incessanti piogge monsoniche devastano l’India occidentale con gravi inondazioni. Negli ultimi tre giorni, nel Kerala sono morte 22 persone; più di 20 persone hanno perso la vita nel Maharashtra e nel vicino Karnataka. Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta e gli sfollati sono oltre 120mila. I servizi meteorologici avvertono che sono previste forti precipitazioni anche nelle prossime 24 ore.

Mons. Derek Fernandes, vescovo di Belgaum e amministratore apostolico di Karwar (nel Karnataka), dichiara ad AsiaNews: “Al momento i villaggi sono tutti abbandonati. Il Servizio sociale della Chiesa cattolica a Karwar ha accelerato tutte le misure d'emergenza per fornire soccorsi ed assistenza. I cattolici sono in prima linea nel salvare vite e fornire un sollievo immediato alla popolazione: abbiamo aperto tutte le nostre istituzioni, diventate rifugi sicuri per il nostro popolo. Le strade sono state spazzate via, quindi raggiungere i villaggi è molto difficile. Ma i nostri servizi sociali cattolici viaggiano in barca o in qualsiasi modo per portare sollievo alle persone sofferenti – senza alcun pensiero riguardo a casta o credo. La Chiesa cattolica soffre insieme a loro”.

“Mi ci sono volute 32 ore per raggiungere Karwar da Belgaum – prosegue mons. Fernandes –. Di solito, questo percorso richiede solo tre ore e mezza di viaggio. La situazione è molto grave, le sofferenze della gente sono enormi. Stiamo fornendo cibo a circa 2mila persone. Le nostre squadre mediche sono sul campo con le loro ambulanze. Chi è stato maggiormente colpito sono le persone più povere. Hanno perso tutto, il poco che possedevano è stato spazzato via dalle inondazioni. Case, bestiame, raccolti: i loro averi sono tutti andati perduti. Chiediamo preghiere e solidarietà di ogni tipo”.

L’arcivescovo di Bangalore (sempre nel Karnataka), mons. Peter Machado afferma: “La Chiesa cattolica in tutto lo Stato è molto preoccupata, stiamo coordinando i nostri aiuti per la popolazione colpita dalle inondazioni. Abbiamo avviato raccolte di offerte in tutte le nostre chiese, per il soccorso e la riabilitazione del territorio”.

Dolore per la perdita di vite umane, i danni e la devastazione sono espressi anche dal card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della conferenza episcopale indiana (Cbci): “La Chiesa cattolica è in sincera solidarietà con tutte le persone che soffrono per le alluvioni. Contatterò Caritas India per gli aiuti organizzati e la risposta all’emergenza; invieremo anche squadre di personale medico. Mons. Derek Fernandes sta già supervisionando le operazioni di salvataggio e soccorso. Poiché al momento mi trovo a Bangalore, incontrerò tutti i vescovi della regione del Karnataka per coordinare l’assistenza a vittime e sopravvissuti. Tutte le offerte raccolte durante le messe saranno destinate a sostenere questi sforzi. Invoco la consolazione e la forza di Dio su quanti sono stati colpiti da queste inondazioni”.